"La scenografia è grandiosa, a volte eccessiva. Certo, si rimane affascinati dalla maestosità delle mura di Troia, dalla magnificenza della città, ma non si può fare a meno di pensare che dietro queste ipertrofiche facciate vi sia il nulla." (FantasyMagazine)

"Insomma, ci spiace dirlo, ma Troy non ha niente a che vedere con Il gladiatore, ma è solo un'americanata di cui speriamo presto di dimenticarci." (Il Corriere della Fantascenza)

I giudizi di Fantasy Magazine (http://www.fantasymagazine.it/cinema/43) e del Corriere della Fantascienza (http://www.corriere.fantascienza.com/FILM/?id=2004052448), non sono generosi; altri recensori sono stati un po' più teneri, alcuni molto più crudeli.

Leggiamo cosa pensa la critica, divisa in sostenitori e detrattori, del film che vorrebbe rilanciare il genere epico.

Sostenitori

Tullio Kezich (Il corriere della sera) è una lunga e tuttavia non prolissa parafrasi dell’ Iliade in forma di superspettacolo. Non ci sono gli dei, mancano molte situazioni del poema, altre sono aggiunte; ma Brad Pitt è un Achille coi fiocchi, Peter O’Toole è un Priamo entusiasmante[...]

Alberto Crespi (L'Unità)

[...] Ad Achille, nel film, viene tolto il movente principale dell'ira funesta: l'amore. Non quello per la schiava Briseide, che c'è ed è anche un bel personaggio [...]; ma quello vero, per Patroclo. Ma la bisessualità assolutamente ovvia per gli antichi greci è 'politicamente scorretta' nella Hollywood di oggi. [...] Il film è molto divertente: dura 2 ore e 40, e non annoia [...] C'è anche qualche momento pensoso, tutt'altro che male [...] il duetto tra Pitt e Peter O'Toole è un affascinante incontro-scontro tra tecniche di recitazione, fra generazioni di divi, fra mondi [...]

Detrattori

Roberto Nepoti (La Repubblica)

[...] la faccenda si risolve in un mastodontico gioco di soldatini, suddivisi in squadre e rivestiti degli stessi colori, come nel calcio; con l'eccezione di Aiace, che sembra il remake del gigante Golia in un peplum biblico anni '50. Wofgang Petersen impagina diligentemente gli episodi, concedendosi un tocco sfizioso solo nella vestizione parallela di Ettore e Achille per il duello (che ricorda quella dei i motociclisti di "Scorpio Rising"). [...]

Emanuela Martini (Il Sole 24 Ore)

[...] Un giocattolone pieno zeppo di star [...] Troy non è la Storia e non è neppure l'Iliade, ma un film dove i tempi di battaglie e duelli funzionano e gli eroi e i cattivi rispettano alla lettera i clichè (e infatti si affloscia quando dall'azione passa alla meditazione, che non gli si addice). Compreso quello di massacrarsi per una donna decorativa e inerte, ormai scomparsa dall'immaginario cinematografico.

Le Monde

[...] Gli dei tacciono, Brad Pitt fa il broncio [...] Si sa bene che l'imperativo categorico che ha guidato l'impresa non ha niente a che fare con l'esigenza documentaria: bisognava trovare il modo di condizionare la storia per renderla commestibile al grande pubblico dei multisala [...]

Liberation

[...] Il film è globalmente grottesco [...] Troppi travestimenti uccidono le star [...]

Natalia Aspesi (La Repubblica)

[...] Che fare quando ad annoiare con invincibili sbadigli è l´ultima perla della grande industria hollywodiana, quel tipo di blockbuster miliardario studiato a tavolino affinché, accatastando tutte le massime ovvietà, attiri moltitudini planetarie di grandi e soprattutto piccini? [...] è da normale spettatore arrivare stremati dopo 2 ore e 43 minuti di botte da orbi molto rumorose causa lance contro scudi e spadoni a picco sugli elmi, senza una sola parola omerica: tanto più che il famoso cavallo di Troia viene velocemente sbrigato con qualche guerriero che salta giù dalla sua pancia e immediato incendio e scempio di troiani, per non parlare dell´altrettanto famoso tallone di Achille. [...]

La Stampa

"Il gladiatore" era dieci volte meglio [...] Wolfgang Petersen sembra aver voluto, senza dirlo pubblicamente, riprodurre i vecchi kolossal americani dei Cinquanta sull'antichità: quelli in cui le eroine greche o romane erano ragazze con gran petto, nasetto all'insù, boccoli; quelli in cui gli eroi erano premiati culturisti; quelli che in Europa hanno fatto ridere per gli errori storico-ambientali. [...]

Maurizio Cabona (Il giornale)

[...] L'atteggiamento di Petersen - dunque del film - è quello equanime di chi potrebbe schierarsi da ambo le parti [...] In apparenza le metafore ostentate da Troy sono quelle solite, pacifiste, usate come da cache-sex per un film di guerra: la morte in battaglia non è gloriosa, è orrenda, dice il concreto Ettore [...] Ma la matrice liberamente rielaborata dalla sceneggiatura, l'Iliade, è un poema epico, non un poema pacifista: anche gli Dei sono schierati per gli uni o gli altri [...]

Mariuccia Ciotta (Il Manifesto)

[...] L'ira funesta è schiacciata da una massiccia macchina di guerra stile Peter Jackson, effetti speciali, panoramiche di eserciti dispiegati a perdita d'occhio, flotte di mille navi, corpo a corpo di guerrieri palestrati, palle di fuoco rotolanti giù da una collina e un album di figurine per protagonisti. [...]

35mm.it

Siamo di fronte ad una sorta di 'Soap mitologica' (e speriamo che nessuno si faccia venire strane idee), ma divertente, certo. E' uno spasso godersi scene di massa ed effetti speciali come quelli regalati da Petersen & Co. Una flotta incredibile, uno sbarco stile 'Ryan', eroi invincibili in grado di uccidere a colpi di 'Capoeira' o il 'cameo' finale del 'nostro' Enea, con padre Anchise a carico... Forse si poteva evitare di caricare troppo certi atteggiamenti al limite del 'bullo' da parte di certi personaggi, ma per fortuna c'è Peter O'Toole (e in fondo anche Ettore/Bana non e' male...) in grado di riconsolare gli amanti del cinema di fronte ad attori più disposti al compromesso o alla contaminazione.

Lospettacolo.it

Insomma, dell’Iliade non c’è molto, non ci sono gli dei (che pure nel poema avevano la loro rilevante importanza), in più le sorti dei personaggi, tranne qualcuno, sono state cambiate, i tempi “tecnici” dello scontro anche, che dire?! Si pensa che Omero fosse cieco... e meno male per lui, almeno questo film se lo potrebbe risparmiare!

Cinematografo.it

Questo film sta all’Iliade come Anna Karenina sta alla moglie di Ettore". Dal teorema di Benioff, sceneggiatore di Troy con all’attivo anche La 25ª ora, si desumono due importanti conclusioni. La prima, ormai nota, è la libertà che Wolfgang Petersen si è concesso nell’ispirarsi all’Iliade. La seconda, già meno, risiede nell’abissale differenza che ha dimostrato di poter fare un regista.

Film.it

...Ma del confronto con Omero ci sembra inutile parlare. Ci sembra un'offesa troppo grande. Si può quasi giustificare che questo film abbia cercato una strada narrativa sua, visto il risultato ci sembra anche meglio che l'abbia fatto.

Ma quel che più ci è rimasto sulla bocca dello stomaco, perché questo polpettone di tre ore è anche lento e soporifero, è la ignobile rappresentazione dei suoi personaggi. Il tempo e la leggenda hanno reso mitici i protagonisti dei poemi omerici. Ulisse, Achille, Ettore, Agamennone, Elena. La nostra immaginazione va oltre le sembianze fisiche di questi uomini, li crede degli eroi, li immagina immortali, quasi come gli dei che li proteggono...

Perdonate tanta cattiveria nei confronti di questo film mal girato, mal recitato, mal sceneggiato, mal musicato e mal fotografato… ma un tale porcheria che incasserà centinaia di miliardi se la merita tutta.