Cinque misteriosi ragazzi fuggono da una base segreta negli Stati Uniti. Sono braccati come animali e ovunque vadano li seguono morte e distruzione. Dicono di venire da un luogo perfetto, sicuro e asettico. Lo chiamano “il mondo reale” e sono convinti di stare vivendo in un orribile incubo. Sembrano solo cinque ragazzi spaventati, ma chi sono veramente? Qual è l’origine dei loro straordinari poteri? Loro per primi non sanno rispondere, e quei pochi che conoscono la verità non hanno alcuna intenzione di lasciarla trapelare...
Direttamente dalla ristampa americana in volume, John Byrne’s Complete Next Men, tornano in Italia, grazie alla 001 Edizioni, i supereroi decostruzionisti di John Byrne, in una serie di tomi in bianco e nero che riproporranno la saga in versione integrale. Next Men di John Byrne era stato pubblicato nel nostro paese solo parzialmente all’inizio degli anni novanta, prima sulla rivista antologica Hyperion, e in seguito su Star Magazine, tutte della Star Comics. Rileggere oggi Next Men significa scoprire una volta di più quanto il revisionismo supereroistico che ha tenuto banco negli ultimi anni si sia nutrito di spunti potenti seminati in opere figlie dei decenni precedenti, non ancora incanalate in trend commerciali, e quindi spesso dimenticate dal vasto pubblico.
Con Next Men, nel 1991, John Byrne introdusse i primi elementi di quello che sarebbe stato definito in seguito il “tono adulto” del racconto di supereroi, come l’intreccio cospirativo e una discreta componente di sadismo nella rappresentazione della violenza, un tempo del tutto stilizzata nelle storie di eroi in tuta. Eppure in Next Men, se possibile, si va anche oltre, ed è possibile scorgere diversi archetipi di un immaginario fantastico che sfiora passato e futuro senza mancare di intuizioni per il suo tempo brillanti. Se i ragazzi spensierati e ingenui che incontriamo all’inizio della saga possono ricordare gli Eloi della Macchina del Tempo di H. G. Wells (creature innocenti e apatiche, in realtà riserva di cibo per i terribili Morlock), la realtà virtuale nella quale sono sempre vissuti anticipa, per certi versi, il concetto alla base del film Matrix.
Il risveglio alla cruda e violenta realtà sembra quindi una metafora della caduta dalla grazia. La fine di una beata ignoranza che scaraventa l’essere umano (o post-umano, in questo caso) in un’esistenza cupa e dolorosa.
La scelta della pubblicazione in bianco e nero può lasciare perplessi (ma è una prassi abituale per i volumi essential americani), tuttavia le tavole dettagliatissime di John Byrne si difendono egregiamente da sole, sfoggiando il loro stile ben noto, piacevolmente classico e riconoscibile. Next Men di John Byrne potrebbe essere definito un fumetto di confine, che ben rappresenta il tessuto connettivo tra lo standard supereroistico di un tempo passato e le attuali linee guida negli sviluppi del genere.
Ingenuo come i suoi protagonistio. Crudele come la realtà.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID