Pubblicata sull'inserto della Repubblica di venerdì 28 maggio, riportiamo un breve estratto dell'intervista di Claudio Masenza a Gary Oldman, che veste i panni di Sirius Black nel terzo capitolo cinematografico della saga di Harry Potter. La risposta all'ultima domanda potrebbe far pensare a sviluppi inaspettati (o auspicati) nel sesto libro. Considerato lo scarso amore che Gary Oldman nutre per i libri della Rowling, ne dubitiamo.

Questo film si annuncia più 'dark' dei precedenti

"Più Harry cresce, più i libri diventano cupi e i film, se continueranno a farne, saranno sempre meno adatti a un pubblico molto giovane. Alfonso stava molto attento. Quanto sangue potevo avere addosso dopo essere stato attaccato da un lupo mannaro? E come inquadrare quel brutto essere senza spaventare i bambini?..."

Quando le hanno proposto il ruolo era cosciente della portata del fenomeno Potter?

" Ho tre figli che lo amano molto. Il più grande ha quasi 15 anni e ha letto anche i libri. Gli altri sono piccoli, ma vedono i film. Potter è ovunque. Ci sono le calze Harry Potter, gli spazzolini da denti, gli stecchini. I libri della Rowling vengonon pubblicizzati sulle fiancate degli autobus. E' un grande logo che ci sovrasta."

Perché ha accettato?

"La risposta sincera è: avevo bisogno di lavorare. Ero fermo da un paio d'anni e ho pensato che sarebbe stato bello guadagnare dei soldi. Non sono un grande fan di Potter, anche se mi piace l'idea che una donna sia stata capace di inventarsi un personaggio così particolare che ha riportato alla lettura molti bambini. Qualunque cosa li sottragga alla play station è un miracolo. Ma la sceneggiatura era buona, il regista interessante e sono contento di essere in un film che i miei bambini possono vedere e dirsi: ecco cosa fa papà quando è via. E poi per me è un film di Cuaron, non Harry Potter 3. Averlo affidato a un regista come lui vuol dire aspirare a molto di più che 'facciamo un altro film perché la signora ha scritto un altro libro'. E' bello lavorare con un regista che ti dà la voglia di uscire dal tuo letto la mattina per andare sul set. E far parte di questo fenomeno è prestigioso, come venire accolti n una illustre dinastia cinematografica".

Ma farà anche il quarto film su Potter?

"Sì, sono già impegnato per il quarto, poi si vedrà se ne faranno altri. Ma ho sbirciato il quinto libro e per me le cose non si mettono bene. Già prima che uscisse, sul set circolavano voci sulla fine che avremmo fatto. Speravo che quelle sul mio conto fossero sbagliate... Magari tornerò nel sesto come fantasma"