Il Dylan Dog che vediamo nel film è completamente diverso da quello che leggiamo nel fumetto, sia fisicamente sia per le sue abitudini, ed è completamente diverso il mondo che lo circonda. Leggendo i fumetti italiani si era reso conto della differenza esistente tra il suo personaggio e quello del fumetto? Secondo lei come reagiranno i fan italiani vedendo il film?
Capisco a che ti riferisci parlando di differenze tra il personaggio nel fumetto e nel film. È ovvio che quando trasponi sullo schermo un fumetto, un personaggio, ci siano delle differenze nei mondi in cui i personaggi vivono. Un conto è il fumetto dove il personaggio è lì, disegnato, con le parole che dice, un conto è quando il personaggio viene messo sullo schermo. Se a questo poi aggiungi una solida base di fan che lo seguono da tanto tempo ti rendi perfettamente conto che ci sono delle differenze tra i due di cui devi dare conto. A maggior ragione quando il personaggio non è semplicemente un fumetto ma è diventato un’icona, come è Dylan Dog in Italia. Devi comunque renderti conto che i mezzi sono diversi, l’unico modo per trasporre tout court un personaggio di un fumetto sullo schermo sarebbe quello di attaccarcelo con una pinzatrice. Sono diversi perché quel che vedi sullo schermo è la combinazione del lavoro dello sceneggiatore, del regista (e di questo mi assumo tutte le responsabilità), e di una serie di tanti altri elementi. Bisogna comunque rimanere fedeli allo spirito del fumetto e speriamo di esserci riusciti.
Apriamo una parentesi sulle citazioni. C’è un personaggio che si chiama Sclavi, viene citato anche un Sergio che immaginiamo sia un omaggio a Sergio Bonelli, c’è un poster dei fratelli Marx. Erano già nella sceneggiatura o sono farina del suo sacco?
Molte di queste cose sono venute fuori quando ho messo mano alla sceneggiatura. Io l’ho ricevuta così come era già stata scritta, poi però ci si lavora sopra per renderla la base del film come lo si vuole realizzare. Per esempio c’è la scrivania di Dylan, il poster dei fratelli Marx, il momento in cui Marcus lancia la pistola a Dylan, Groucho non c’è perché ci sono una serie di problemi legati ai diritti… Però i fan vogliono trovare tutti questi riferimenti, vogliono sapere che chi ha lavorato al film conosce il fumetto da cui lo hanno tratto. C’è tutta una serie di segni distintivi che ho voluto mettere nel film. Vorrei aggiungere alcune cose per le location.Quando mi è arrivata la sceneggiatura il film era completamente ambientato a New York. Elizabeth viveva a Central Park West, in un edificio di mattoni, mentre Dylan viveva in un pessimo appartamento newyorkese. Però secondo me non andava bene: pur tenendo conto dei motivi di carattere economico, perché andare a girare a Londra (dove il fumetto è ambientato) sarebbe costato quattro volte tanto, se dovevamo girare negli Stati Uniti a quel punto la scelta naturale per me non poteva essere che New Orleans, perché è l’unica città negli Stati Uniti che secondo me ha un’atmosfera autenticamente e tipicamente europea, mi piaceva che desse questa sensazione di familiarità. Se Dylan avesse dovuto fuggire da qualche parte, andando negli Stati Uniti, sarebbe sicuramente andando a New Orleans.
Ho letto che aveva provato a inserire le classiche citazioni come “Giuda Ballerino” ma poi non erano state inserite. Ora però le ritroviamo nel film, è stata una scelta del doppiaggio italiano?
Abbiamo cercato sin dall’inizio, sia nella sceneggiatura che nell’adattamento, di inserire quanto più possibile le citazioni, quelle cose tipiche di Dylan Dog. Più che per problemi legali, come per il maggiolino bianco, si è trattato di un problema linguistico perché [Giuda Ballerino] era un’espressione che non diceva nulla al pubblico americano. Avrebbe spiazzato il pubblico, che non avrebbe capito, senza poi fornire risposte.
Aveva molti progetti in ballo oltre a Dylan Dog. Si parlava di un secondo film delle TMNT, Gatchmen, El Zombo. Sono rimaste nel limbo? Qual è la situazione?
Per quello che riguarda le Tartarughe Ninja, adesso c’è la società di Michael Bay che sta sviluppando una sceneggiatura per creare un film con attori in carne e ossa, con la Paramount, e sembrano molto entusiasti; poi c’è la serie televisiva Nickelodeon, ma io non sono coinvolto nel progetto, in nessuno dei due. Avevo sviluppato la sceneggiatura e dovevo occuparmi anche della seconda parte ma il progetto non è più andato in porto. Per quel che riguarda l’altro progetto, Gatchman, per me è come Dylan Dog è per molti fan italiani, sono cresciuto con questo fumetto e quindi comprendo la prospettiva dei fan di Dylan Dog. Lo guardavo ogni mattina è per me è stata l’opportunità, quando me lo hanno proposto, di condividere con milioni di altre persone il mio amore per questo fumetto. Doveva essere in realtà la sceneggiatura di un film in CGI, una cosa veramente all’avanguardia, poi però la società voleva realizzare qualcosa più per ragazzini, in stile Power Rangers, e a me la cosa non interessava quindi ho abbandonato e poi la società è fallita. Sembra essere la tendenza per ciò che mi riguarda. Per quel che concerne El Zombo invece abbiamo finito la sceneggiatura, la stiamo mostrando a vari studios, stiamo cercando di vedere se è possibile tirarne fuori una serie televisiva. Vorremmo realizzare una serie anche da un altro fumetto a cui ho lavorato, Olympus High, e vorremmo trarne anche un film con attori in carne e ossa.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID