Da qualche anno anche in Italia si stanno facendo molti autori italiani nel campo della narrativa fantasy. In questa arena che si sta affollando arriva un “quasi” quarantenne di nome Andrea Cisi, già autore di altri lavori, anche per Mondadori, la casa editrice che ora pubblica la sua ultima fatica: Meterra. Il destino in una biglia (2011).
Un lungo romanzo che ha per protagonista una ragazzina di circa dodici anni di nome Mimì Maresco. Mimì vive a Genova con il padre medico e i nonni. Il nonno Vincenzo è un dottore erborista. La ragazzina non ha mai conosciuto sua madre, morta nel darla alla luce e non sa chi l’ha allevata con tanto amore, poichè lei è una “fatua” cioè figlia di una fata e in un ladro umano ma del mondo di Meterra.
Sin dalle prime coinvolgenti pagine il lettore scopre che vi possono essere delle vie di comunicazione tra il nostro mondo e il mondo di Meterra, infatti in una piovosa notte di molti anni prima dei piccoli esseri uscirono da un tombino e dopo una aspra lotta con alcuni topi di fogna, lasciarono davanti al portone del dottore erborista Vincenzo Maresco il corpo di una donna incinta e malata. Era la madre di Mimì.
Mimì ora ha tredici anni ed è una bella ragazzina, con lei vive un criceto (scopriremo in seguito che è un famiglio). E’ un mezzo maschiaccio a cui piace molto giocare con le biglie. E’ la campionessa del suo carruggio, la conosciamo mentre si dirige verso una piazza nascosta per partecipare al campionato e avrà contro una temibile e scorretta avversaria.
Durante il gioco, una voce insistente le mormora nella mente che”deve tornare” e lei distratta e un poco impaurita, perde la partita e cosa peggiore perde la sua biglia preferita. Se ne appropria la sua odiata avversaria.
Buon sangue non mente e, figlia di un abilissimo ladro, riesce a rubare la biglia, ma inseguita dall’altra ragazza e da suo padre, persona poco raccomandabile, Mimì segue la voce che le parla ed entra nel tombino. un tombino che nasconde la porta di comunicazione con un altro luogo: Meterra.
Da quel momento le avventure di Mimì si sussegueranno a ritmo vertiginoso, dovrà affrontare dei cambiamenti anche nel suo fisico e un mondo che non conosce con nemici pericolosi e inimmaginabili.
L’autore
Andrea Cisi, classe 1972, è nato e vive a Cremona. Lavora nella sua città come operaio metalmeccanico leggero in una fabbrica che produce termocoppie e misuratori di temperatura.
Ha pubblicato i romanzi Così come viene (Transeuropa 2000), AYE-Are You Experienced? (Bevivino/Convegno 2003) e, per Mondadori, Cronache dalla Ditta (2008). Nel 2003 ha vinto il concorso milanese Subway-letteratura e nel 2006, insieme all'illustratrice Margherita Allegri, il concorso Andrea Pazienza. Il suo racconto "Un pomeriggio allo Zini" fa parte dell'antologia Ogni maledetta domenica di Minimum Fax (2010).
Un brano
Leggerissimo, prima.
Poi solo leggero, costante, sempre più vicino, si udì chiaramente un soffio di vento, come un drappo che schiaffeggia l'aria, un battito d'ali potente turbinare dall'alto in cerchi sempre più stretti. Il fragore secco di un tuono senza luce. Poi un grido, sibilante e gracido, di sfida e di aperta superbia. Riaprirono gli occhi. Heleton sembrava crudelmente rassegnato. "Lo sa!" pensò la ragazza con un brivido. "... Lo sente. Il predestinato sente la chiamata prima degli altri!
La quarta di copertina
In una Genova misteriosa e tentacolare, dove bande di monelli si dividono tra il borseggio nei vicoli e mirabolanti sfide a biglie, Mimi si appresta a difendere il suo titolo di campionessa a Borgo degli Scontri, l'arena segreta tra i tetti della città vecchia in cui si disputano le competizioni ufficiali. Ma una voce sconosciuta e insistente la distrae dalla sfida e l'attira come una calamita fino a un tombino in fondo a un vicolo. Ancora non può saperlo, ma proprio quel tombino cela il varco che, attraverso una scala di nuvole e vento, la porterà su Meterra, il mondo favoloso dal quale la ragazzina non sa di provenire: Mimi infatti è una fatua, figlia di un ladro umano e di una fata diafana che volle farla nascere lontano da Meterra per metterla in salvo... Comincia così lo straordinario viaggio di Mimi, che insième all'inseparabile criceto Caramello attraversa luoghi incantati abitati da stupefacenti creature, dove un tempo - prima che i malefici zerf portassero la discordia - fra tutte le razze regnava l'equilibrio. Saranno i bleiirl, microscopici custodi delle foreste, a svelarle la sua vera identità: la sua natura di fatua è testimoniata dalla rapida trasformazione fisica - gli occhi le si allungano e gli zigomi si alzano, dietro le orecchie le crescono due peduncoli di pelle, recettori capaci di avvertire, ogni rumore o pericolo. Ma solo l'incontro con tre streghe la aiuterà a capire la ragione per cui sua madre l'aveva'allontanata da Meterra: Mimi può diventare l'ultima trelatrice, la sola in grado di parlare tutte le lingue e di riunire nuovamente le antiche razze riportando a Meterra l'armonia perduta. Ma i segugi addestrati nel Formicaio, la scuola del perfido rettore Vox, sono già sulle sue tracce... Una ragazzina inguaribilmente curiosa e spregiudicata, una folla di personaggi fantastici eppure simili a noi come solo nei sogni può accadere, un inseguimento mozzafiato, un viaggio alla ricerca delle origini che è insieme una missione per salvare le proprie genti: Andrea Cisi ci regala un fantasy avventuroso e scoppiettante, un grande romanzo di formazione e di amicizia, la eterna, meravigliosa storia di una bambina che desidera solamente ritornare a casa.
Andrea Cisi, Meterra. Il destino in una biglia (2011)
Mondadori, collana Omnibus, pagg. 562, euro 19.50
ISBN: 978880460730
1 commenti
Aggiungi un commentoNon ho mai letto nulla di Andrea Cisi ma colpita dalla bella trama (seppur la copertina non è da meno) ho deciso di intraprendere la lettura di questo libro.
Meterra è un romanzo fantasy abbastanza corposo e pensato per un pubblico giovane ma perfetto anche per gli adulti.
Le vicende sono ambientate parte a Meterra e parte a Genova (le descrizioni di quest'ultima sono stupende ma molto cupe).
La trama presenta alcuni cliché tipici di questo genere: una protagonista che scopre di essere speciale, dotata di poteri particolari e destinata a cambiare le sorti del mondo o come la creazione di un posto popolato (non manca la mappa iniziale per orientarsi meglio) da creature dai nomi fantasiosi.
Nonostante questo, ci sono elementi nuovi come la scelta di seguire non solo quello che avviene a Meterra ma anche a Genova.
I personaggi (sia la protagonista che i secondari) sono ben caratterizzati e suscitano davvero simpatia soprattutto Caramello il criceto, non sempre scorrevole (spesso a causa di dettagli a volte inutili per il progredire della storia) e giusta dose di colpi di scena.
L'unica cosa che non sono proprio riuscita a mandar giù è il repentino e continuo spostamento di punto di vista (a volte di persone di cui avrei fatto a meno).
Non è solo un romanzo d'avventura ma anche di formazione e d'amicizia.
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