Arcadia è un pianeta su cui la vita scorre molto simile a quella sulla terra del diciannovesimo secolo, ed è anche il mondo su cui è ambientato Ruse. La più realistica tra le serie della Crossgen, pubblicata in Italia dalla Dream Colours in albi di 72 pagine al prezzo di 5 euro. Le atmosfere di Ruse sono quelle tipiche del romanzo giallo, a cui si aggiungono l’azione, l’humour e il senso del grottesco. Nella città di Partington, che ricorda molto da vicino la Londra vittoriana, vive Simon Archard, inventore e detective, la cui mente è acuta e geniale come poche altre, e che è chiaramente ispirato all’immortale Sherlock Holmes. Ha sempre risolto ogni caso che gli sia stato assegnato e sembra essere incapace di provare sentimenti, governato com’è solo dalla fredda logica. Sua assistente è la bella Emma Bishop, abile linguista con capacità deduttive non inferiori a quelle di Archard. Possiede poteri mistici che ha sempre tenuto nascosti, preferendo usarli il meno possibile. L’interazione tra i due personaggi, così diversi tra loro da sembrare opposti, dà vita a una serie avvincente e molto ricca di spunti narrativi. Se poi aggiungiamo la presenza di molteplici comprimari e sottotrame è evidente che il valore del fumetto cresce, e di parecchio. Archard, infatti, è solito avvalersi di alcuni agenti, personaggi che variano di volta in volta, ma hanno sempre una caratteristica in comune: ognuno di loro è il migliore nel suo campo.

Scritta da Mark Waid, sceneggiatore che ha realizzato alcuni dei maggiori capolavori del fumetto supereroistico contemporaneo, e disegnata da ottimi talenti dalla matita certosina quali Butch Guice, Paul Ryan e Scott Beatty, Ruse è una valida alternativa per chi è stanco dei soliti fumetti di avventura e non disdegna un buon giallo.