Il profilo della casa editrice
La Corte Editore nasce nel 2008 dall'idea e dalla passione di Gianni La Corte, contraddistinguendosi da subito per la chiarezza d’intenti con cui si è proposta. Ha infatti scelto di occuparci esclusivamente di narrativa e di proporre collane ben delineate, dedicate al thriller, al fantasy, al sentimentale, allo storico e alla narrativa più generale, quella delle contaminazioni.
Completamente estranea all’editoria a pagamento, ha la libertà di poter scegliere e proporre solo le storie e gli autori sui quali punta realmente, dedicando altrettanta attenzione e passione alla realizzazione dell’oggetto libro, credendo che un libro non sia solo bello da leggere, ma anche da toccare, guardare e sfogliare.
I lettori, la stampa e i riconoscimenti ricevuti, fra cui il Premio Speciale della Critica al “Molinello”, sono gli elementi che le hanno permesso di crescere, di arrivare ad avere una distribuzione che copre gran parte del territorio nazionale e di rientrare con alcuni titoli per due anni consecutivi, tra i Best Sellers assoluti al Salone del Libro di Torino.
I libri quindi sono la sua scommessa: la Corte crede ancora che possano inventare il migliore dei mondi possibili.
Indicazioni per l'invio dei testi
È richiesta lettera di presentazione, sinossi e outline, assieme all'intero manoscritto in visione.
I racconti vanno inviati per posta elettronica, il resto via posta tradizionale. In quest'ultimo caso non è richiesta una busta preffrancata per la risposta.
I tempi medi di riscontro variano da un minmo di otto mesi al massimo di un anno. Se dopo un anno non c'è stata alcun tipo di risposta, il manoscritto va considerato rifiutato.
È espressamente richiesto che il manoscritto sia in qualche modo rilegato. Poi, per risparmiare carta e tempo, sarebbe preferibile stampa fronte/retro in formato A4, con un Times New Roman corpo 12 e un'interlinea di 1,15.
Gli elaborati rifiutati non vengono restituiti.
L'intervista
Fare gli editori oggi è una grossa sfida: come mai avete deciso di intraprendere questa strada e, soprattutto, come mai la scelta di pubblicare nel Fantastico?
Ho scelto di aprire la mia casa editrice per realizzare un sogno che avevo sempre avuto, decidendo di darle la forma che avrei sempre desiderato, investendo sui generi che ho sempre amato.
Il Fantastico è sempre stato uno di questi. Forse non è stata una casualità se il primo libro che abbia mai letto è stato proprio "La storia infinita" di Michael Ende, dove gli eroi dovevano combattere per evitare che il Nulla polverizzasse Fantàsia a causa delle persone che non leggevano più. Da allora ho sempre fatto mia quella missione e mi piace pensare che anche grazie al mio lavoro, Fantàsia possa sopravvivere.: -)
Quali sono le difficoltà più frequenti in cui vi imbattete quotidianamente?
Ovviamente con alcune Librerie, che in taluni casi non fanno nemmeno lo sforzo di riordinare il libro quando è esaurito o di fare una telefonata al distributore per ordinarlo quando viene loro ordinato. Un giorno mi sono addirittura sentito dire da una lettrice che il commesso di una Grande libreria (in cui tra l'altro avevamo presentato proprio quel libro neanche un mese prima), le ha risposto che erano spiacenti, ma che avevamo chiuso i battenti e quindi non potevano farle avere il libro! Siamo in realtà assolutamente vivi!: -)
E le soddisfazioni più grosse?
Ce ne sono state diverse! Le più grandi, sicuramente, sono state aver visto uno dei nostri titoli essere per due anni consecutivi uno dei best-seller assoluti alla Fiera del Libro di Torino, aver vinto un premio speciale della giuria al concorso internazionale "Il Molinello" e aver visto rimbalzare la notizia dell'uscita di "Non lasciarmi Edward" in tutto il mondo, generando oltre 5.000.000 di visualizzazioni. Infine il Salone del Libro 2011 è stato un momento assolutamente emozionante: sapere che centinaia di lettori hanno scelto i nostri libri è stata una soddisfazione enorme!
Nel vostro mondo ideale, che volto avrebbe l'editoria?
Un mondo in cui in libreria non i libri non si "brucino" nell'arco di 3-4 settimane… Ma è ovvio che, con la mole di novità che escono, quelli siano i ritmi e i tempi che impone il mercato. Non mi dispiacerebbe nemmeno la reintroduzione delle tariffe postali per l'editoria che l'anno scorso sono state eliminate senza preavviso e che hanno notevolmente inciso sui budget della piccola-media editoria.
Con quali criteri scegliete un libro di genere Fantastico?
Sono tante le caratteristiche che possono fare pendere l'ago della bilancia. Cerchiamo qualcosa che possa davvero emozionare i nostri lettori, coinvolgendoli fino in fondo. L'originalità è però un requisito fondamentale così come il ritmo delle storie che vogliamo sia assolutamente incalzante.
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