L’onda lunga dei successi mitologici ancora fa sentire i suoi effetti. Dopo Il Gladiatore, Troy, Alexander, è la volta della battaglia delle Termopili.
"Va’ o passeggero,
narra a Sparta
che noi qui morimmo
in obbedienza alle sue leggi"
Questo si legge ancora oggi alle Termopili su una lapide rivolta a tutti i greci.
La storia narra che nel 480 a.C. al passo delle Termopili, l’esercito persiano si scontrò con i greci. Protagonisti della battaglia Leonida, re di Sparta e generale dei greci; Mardonio, generale delle armate persiane; Serse, re dei re di Persia; Idarne, comandante degli Immortali.
Lo scontro epico, che dura qualche giorno, consegna i greci all’olimpo degli eroi.
Quando alcuni disertori dell’esercito persiano dichiarano che i Medi sono così tanti da oscurare il sole con le loro frecce, gli spartani rispondono: “bene almeno combatteremo all’ombra”.
I greci combattono per giorni a turno concedendosi solo un po’ di riposo, nello stretto passo dove il numero non ha significato. Nulla possono i persiani, e i diecimila Immortali comandati da Idarne solo grazie a un tradimento ad aggirare il passo.
Leonida venuto a conoscenza del tradimento fa tornare a casa gli alleati per risparmiarli: lui e i suoi spartani sarebbero rimasti per coprire la ritirata e morire sul posto perché le leggi di Sparta non contemplano la ritirata.
Quando i persiani chiedono di consegnare le armi, Leonida grida “venite a prenderle!”
Gli spartani combattono con assoluto disprezzo della vita con le aste delle lance ormai spezzate e con le spade, poi con i pugni e i calci lasciando sul campo più di ventimila persiani compresi due fratelli di Serse, alla fine si rifugiano sul colle che sovrastava le Termopili per proteggere il corpo del loro re caduto.
Serse ordina che siano finiti con gli archi per non perdere altri uomini.
Il sacrificio dei trecento spartani permise agli ateniesi di prepararsi allo scontro navale di Salamina e agli altri greci di rimandare il confronto con i persiani un anno dopo a Platea.
Il nuovo film storico/mitologico è affidato a Zack Snyder, regista di L'Alba Dei Morti Viventi (2004), ma ancora non si hanno indicazioni di date probabili. Gli avvenimenti avranno, come di moda, ispirazione diversa dai fatti storici. Sarà il fumetto “300” (opera di Frank Miller, autore di Sin City, Batman: Il Ritorno del Cavaliere Oscuro il testo dal quale Snyder partirà per sviluppare il suo lavoro.
In "300" la ricostruzione della battaglia delle Termopili è comunque molto meticolosa. Bene si alternano le scene di ampio respiro e di strategia militare con i primi piani e le messe a fuoco di natura psicologica dedicate ai protagonisti.
La sua idea riguardo a Troy?
In un'intervista, Zack Snyder ha risposto così a chi domandava cosa pensasse di Troy: "Dal trailer sembra Cleopatra sotto steroidi. Non penso che ci sia qualcosa di nuovo. Anzi. Io sono, invece, un fan di Frank Miller. Per me se uno ha a che fare con un genere già abusato, la cosa più divertente è prendere uno stile classico e trasformarlo in qualcosa di pazzesco".
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