A poche settimane dalla messa in onda della terza stagione inedita, un'intervista esclusiva al protagonista Ian Somerhalder (Lost) rivela molte novità interessanti su cosa aspettarsi dai nuovi episodi di The Vampire Diaries, lo show liberamente ispirato alla serie de Il diario del vampiro scritta da Lisa J. Smith.
La serie tv vampiresca trasmessa in America da CW è partita in sordina, ma a ogni stagione continua a conquistare spettatori e fan, sia oltre oceano che a casa nostra.
Attenzione però, le dichiarazioni di Somerhalder si collegano a eventi legati alla fine della scorsa stagione, quindi contengono spoiler per chiunque non sia in pari con la programmazione americana: siete avvertiti, se non volete avere sorprese fermatevi qui.
Agli altri, buona lettura.
Somerhalder ha parlato dell'evoluzione a cui il suo personaggio andrà incontro ora che si trova costretto a lavorare con Elena (Nina Dobrev) e gli altri per recuperare Stefan (Paul Wesley) dopo la sua caduta nel "lato oscuro" della sua natura di vampiro; ancora, ha raccontato che la particolare natura di anti-eroe di Damon è ciò che lo attrae più del personaggio, e che farà di tutto per non vederlo perdere l'oscurità che gli è propria. Compito difficile, ora che la - temporanea? - assenza di Stefan lascia al fratello campo libero con Elena.
Alla domanda su come cambierà Damon nel corso della terza stagione, Somerhalder ha risposto: "Onestamente, è uno show televisivo e questi personaggi devono evolvere. Personalmente preferirei di gran lunga restare il duro che si becca tutte le frasi migliori e stacca la testa alla gente: suona sadico, lo so, ma rende migliore il personaggio. Ma le cose non andranno così, temo: Kevin Williamson (il produttore, n.d.r.) mi ha preso da parte, detto di stare zitto e ascoltare, e detto chiaramente che la vita non è mono dimensionale: noi cambiamo. E' questo costante contrasto che definisce la dinamica di Damon. Sta lottando contro la sua vera natura, ed è questo che rende la storia dinamica. E' un anti eroe, e visto che non sa come comportarsi nella nuova situazione in cui si ritrova (all'inizio della terza stagione, n.d.r.), credo che incontrerà più di qualche difficoltà."
Somerhalder non ha notizie precise sulle prossime azioni di Damon, ma conferma che, se lui avrà voce in capitolo, il "bello e dannato" di Vampire non perderà quelle qualità oscure che lo caratterizzano. "Damon ha lo stesso sorriso in volto, che stia salvando un gattino o staccandoti la testa dal collo. Reagisce allo stesso modo in entrambe le cose."
Somerhalder ha anche aggiunto che l'unico modo per rendere reale il personaggio è pescare dalla propria esperienza personale, dal privato, dal proprio intimo, e inserire questo filo rosso all'interno del testo della storia, dando al personaggio una credibilità e una tridimensionalità che altrimenti semplicemente non avrebbe. "L'unico modo in cui posso davvero vivere il momento è se gli riconosco un valore per me. Non si tratta semplicemente di aprire bocca e recitare le parole sulla pagina. A volte fa davvero male. Molte delle cose che Damon deve affrontare come persona sono estremamente catartiche per me, e non sono sempre piacevoli."
In ultimo, nei libri da cui la serie è tratta il personaggio di Damon ha una relazione con uno dei principali comprimari femminili; nella serie tv invece Damon è interessato unicamente a Elena, ma l'attore ha dichiarato che non avrebbe nulla in contrario se la produzione volesse seguire i libri più strettamente. Vedremo in quale direzione si muoverà la terza stagione.
In Italia la serie ha debuttato a febbraio 2010 sul canale pay Mya, della piattaforma Mediaset Premium. In chiaro è stata trasmessa a partire da dicembre su Italia 1.
La seconda stagione dovrebbe partire dal prossimo ottobre sempre su Mya.
4 commenti
Aggiungi un commentoHo iniziato a guardare la serie perché avevo voglia di guardare qualcosa di "vampiroso", ma ero prevenuta perché il nuovo cliché del vampiro adolescente e strafigo alla twilight mi da' l'orticaria. Immaginavo la solita solfa di banalità, scontatezze e stereotipi letterari/cinematografici, invece questa serie é stata una piacevole sorpresa. I personaggi sono convincenti, le loro qzioni e i dialoghi pure, e il "prurito" da orticaria é sparito dopo un pqio di puntate. Affascinante il legame tra presente e un periodo della storia americana poco conosciuto qui da noi. Damon, poi, é davvero un grande personaggio. Il mio preferito. Attendo con trepidazione la nuova stqgione e spero anche io vivamente che non ne guastino lo spirito.
Sono d'accordo. Ho notato anche una decisa virata della sceneggiatura dopo le prime puntate, distaccandosi completamente dai libri. Interessante.
già! una volta tanto distaccarsi dai libri fa un gran bene a una serie tv!
comunque, lo sto seguendo sub-ita, e devo dire che sta mantenendo lo standard delle precedenti serie. un'ottima cosa, direi.
non so perché, invece la versione italiana è inguardabile. per una volta il doppiaggio italiano non è all'altezza.
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