Si riparte. Ancora una volta, più veloci di un proiettile.
L'atteso (ulteriore) reboot (soltanto parziale, a detta di alcuni editor) delle 52 testate della DC Comics è finalmente iniziato. A inaugurare il nuovo corso del noto cosmo supereroistico sono stati due dei suoi titoli storici più popolari: Justice League e Action Comics, entrambi ripartiti da zero, anzi da uno, e pronti a conquistare il mercato grazie alle firme di autori di sicuro richiamo.
Particolare attesa suscitava proprio il nuovo Action Comics, testata che aveva debuttato nel lontano 1938 presentando per la prima volta l'Uomo d'Acciaio di Jerry Siegel e Joe Shuster, personaggio destinato a diventare il supereroe per antonomasia nell'immaginario collettivo delle generazioni successive. Questo Action Comics del nuovo millennio, la cui uscita precede di poco l'esordio della nuova serie dedicata a Superma, racconterà avventure che si collocano temporalmente qualche anno prima degli eventi narrati sulle altre testate, e si propone di ridefinire (ancora una volta) l'icona dell'ultimo figlio di Krypton e di tutti i suoi comprimari.
Nei mesi trascorsi le voci e le immagini si erano avvicendate in rete, anticipando
Ma la vera novità introdotta da Morrison, e che rappresenta il principale motivo
Interessante anche il modo in cui si è scelto di definire le due identità del protagonista, complici i disegni dinamici ed espressivi di Rags Morales. Un Clark Kent trasandato e dalle lenti spesse. Simile a un brutto anatroccolo, ma risoluto nei suoi impegni di giornalista e molto simile, nell'incedere, al Peter Parker degli anni d’oro. Da un altro lato, vediamo un Superman affabile, ma avvolto da un'aura decisamente extraterrestre, i cui occhi sono quasi sempre illuminati da bagliori rossi o bluastri. Effetto che altera la percezione dei suoi lineamenti mentre è in azione e rende quasi accettabile il suo controverso cambio di identità senza l'uso di una maschera, tanto appare diverso una volta trasformato in Clark.
Il nuovo Superman di Grant Morrison si presenta al suo pubblico come un cane sciolto, la cui destinazione finale non è facile da prevedere. Il look definito “proletario” non è dunque casuale, ma è espressione formale delle nuove caratteristiche da amico del popolo e avversario del potere costituito che l'autore scozzese sembra voler infondere all'eroe. Anche la fisicità del personaggio è mutata. Il Superman di Morrison corre spavaldo in mezzo a una tempesta di pallottole, ma può essere ferito da urti particolarmente violenti. Sanguina, esibisce lividi, grugnisce e forse bestemmia, persino. Almeno così ha ritenuto di capire il religioso titolare di una fumetteria statunitense, che all'uscita di questo primo numero di Action Comics ha annunciato una campagna di boicottaggio nei confronti della testata in cui un eroe così popolare pronunciava un blasfemo “Goddamn!”. In realtà, nella tavola incriminata, Superman sussurra solo un indecifrabile “GD”. Suono gutturale forse aperto a molte interpretazioni, ma assolutamente privo di intenti offensivi, come lo stesso Grant Morrison si è affrettato ad affermare pubblicamente.
NdR: Il prezzo di copertina dell'albo è di 3,99$. Il prezzo d'acquisto in Euro può dipendere dalle oscillazioni del cambio e dai ricarichi dei venditori.
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