Il Destino del Maestro di Spada, ambizioso progetto cinese - che senza esagerazioni e plagi evidenti strizza l'occhio all'occidente cinematografico - è stato presentato in anteprima internazionale all'ultimo Roma Fiction Fest e andrà in onda in Italia su Babel, canale 141 di Sky, dal 16 ottobre 2011.
La trama in breve: è l'anno 2030. L'innovativo gioco online intitolato JX003 viene presentato sul mercato dalla casa di produzione JS Corporation. Mediante l'utilizzo di speciali sensori, il software consente ai giocatori di entrare nell'universo virtuale come se questo fosse una realtà concreta.
Fantastico e Fantascienza si fondono; un'idea di tutto rispetto che porta la fiction ad accostarsi con le grandi produzioni occidentali. E' forse questo l'intento che muove il regista e tutto il cast, che con 6 milioni di dollari di budget mostra (mostrerà) sequenze e scenografie di tutto rispetto. Al comparto tecnico si aggiunge l'esperienza degli attori orientali, famosi nel loro paese un po' come i divi hollywoodiani dall'altra parte del globo.
Dalla visione di questo pilot rimaniamo sorpresi e perplessi. Quarantasette minuti per presentare l'idea del gioco virtuale e per delineare i primi aspetti psicologici dei protagonisti. Un pilot riuscito in parte, che desta curiosità fino a un certo punto. L'inesperienza (o la voglia di mettersi in mostra) della compagine orientale è evidente, anche se a questo va aggiunta la diversa concezione culturale di fare cinema. E' apprezzabile l'idea "hollywoodiana" di fondo (il videogame che diventa una realtà tangibile), ma questo non basta a catturare l'attenzione, anche se alla fine della puntata si rimane con la curiosità di vedere il prosieguo della storia. Perplessità che perseverano anche nell'analisi dei personaggi, indefinibili, difficilmente inquadrabili da subito.
Buona la ricostruzione in costume, anche se le scene ambientate nel periodo Tang hanno avuto per il momento poco spazio: è stata messa in risalto la presentazione del videogame, un'arma a doppio taglio per i videogiocatori. I sensori del JX003, infatti, trasportano tutti e cinque i sensi dell'utente, estraneandolo dalla realtà del 2030. Nei rischi da correre videogiocando c'è addirittura la morte, che però non si ripercuote nella vita reale.
Aspettiamoci una battaglia tra potenti per la conquista di questa invenzione, più vicina a essere un'arma furutistica che una nuova realtà dei videogame online. E' questo che ci spinge a seguire gli sviluppi della storia, oltre alla componente wuxia (l'equivalente del nostro "cappa e spada") tanto cara alla Cina, che ha raggiunto il successo anche da noi con film di genere come La Tigre e il Dragone.
Fiducia a questa neo-produzione, quindi, spavalda al punto giusto e nel complesso promettente.
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