La Giunti Editore all’inizio del corrente anno ha creato la Collana A all’interno della quale il giorno 13 ottobre pubblicherà il romanzo Le tredici (The Thirteen, 2011) con il quale fa il suo esordio nel nostro paese la scrittrice canadese Susie Moloney.
Negli Usa al lancio del romanzo qualcuno ha pensato bene di descriverlo come "Desperate Housewives" incontra "Le streghe di Eastwick", ma il lavoro della Moloney è migliore in quanto la prima è troppo assurda mentre la seconda ha una cattiveria esuberante.
Come in altri romanzi della Moloney c’è sempre qualcosa di profondo ben nascosto in una piccola città. Ora siamo a Haven Woods, un idilliaco quartiere suburbano - strade tranquille, buone scuole, criminalità zero, vicini amichevoli. Ma all’interno si intravede il lato oscuro e scavando si scoprono cose come il sacrificio di sangue, il culto del demonio, l'auto-immolazione e altri passatempi non proprio piacevoli.
Nel romanzo si parla di streghe con accenni horror ma così ben descritte che il lettore è avvinto dalla voglia di vedere cosa succede nella pagina successiva.
Nella cittadina vivono tredici donne che hanno formato un circolo stregonesco che permette loro di vivere per bene, i mariti che lavorano, sono loro succubi e non sospettano nulla.
Tutto fila liscio sino al giorno in cui una di loro si suicida e le rimanenti, capeggiate da Izzy, devono in fretta trovare una nuova “socia”.
Riescono a far ritornare ad Haven Woods, Paula, la quale molti anni prima, poichè in attesa di una bimba, se ne era allontanata. La ragazza rientra in fretta con la figlia, Rowan ora dodicenne, perchè le viene comunicato che la madre, appartenente anche lei al circolo, è ammalata e ricoverata in ospedale.
Ma qual è lo scopo delle streghe, forse vogliono far entrare Paula nel loro circolo. Ma per fare questo viene richiesto dal maligno il pagamento di un prezzo.
Un prezzo molto alto.
Un prezzo di sangue.
L’autrice
Susie Moloney è nata nel 1962 a Winnipeg. Vive tra il Canada, dove è nata, e New York, e giura di non essere una strega.
Le Tredici è il suo ultimo romanzo, ma ha già all'attivo bestseller come Bastìon Falls, A Dry Speli e The Dwelling.
Un brano
Sua nonna sollevò il coltello, non per minacciarla, ma in un gesto teatrale. «Dovete essere tredici. Sempre.»
Aveva appena affilato la lama e l'aveva nascosta nella borsetta. Presto sarebbero ritornate tredici e il Padre sarebbe stato appagato. Ognuna di loro era stata costretta a fare un sacrificio. Il suo era stato il più grande.
La quarta di copertina
Haven Woods è una specie di paradiso fuori città, un luogo ideale dove abitare e crescere una famiglia. Un posto tranquillo con le sue ville lussuose, i roseti in fiore e le strade pulite, dove gironzolano indisturbati tanti, troppi gatti. Il tasso di criminalità è praticamente inesistente. Almeno in apparenza. Sì, perché a Haven Woods vivono tredici signore elegantissime con tailleur firmati e fili di perle al collo. La morte di una di loro risveglia non solo antiche paure ma anche qualcosa di misterioso e innominabile. E quando Paula Wittmore, che ha abbandonato la cittadina molti anni prima, ritorna per prendersi cura della madre improvvisamente ammalata, non sospetta di essere l'ultima possibilità per le dodici amiche di riportare il circolo al numero magico: tredici.
E nemmeno può immaginare a quale destino stia andando incontro: sua figlia, giovane e innocente, potrebbe essere in serio pericolo.
Susie Moloney, Le tredici (The Thirteen, 2011)
Traduzione Antonello Guerrera
Giunti Editore, Collana A, pagg. 374, euro 16,00
Codice ISBN: 9788809770904
1 commenti
Aggiungi un commentoLe tredici è il titolo di un romanzo autoconclusivo che vede protagonista Paula e sua figlia Rowan costrette a tornare in quello che agli occhi degli altri è il posto ideale dove crescere una famiglia: bello, pulito, senza criminalità e dove tutti ottengono ciò che desiderano. Naturalmente tutto ha un prezzo ed in questo caso, per niente piacevole...
Questo è il primo libro che leggo di quest'autrice l'ho trovato intrigante e pagina dopo pagina viene davvero voglia di dire: State Attenti!!!
C'è anche da dire che qualche personaggio mi è sembrato davvero troppo ingenuo per i miei gusti e sto parlando del comportamento di Paula che andando a trovare sua madre in ospedale non si renda conto, nonostante le varie volte in cui c'è stata, che l'unica paziente è sua madre e l'unica persona che lavora è un'infermiera. Il dottore che dovrebbe avere in cura la madre non si sa chi sia e quando finalmente parla con lui a telefono non si fa nemmeno dire il nome e per finire è guardata a vista. Un po' troppo assurdo per i miei gusti. In compenso la figlia di dodici anni si è accorta che qualcosa non va.
Per il resto la caratterizzazione dei personaggi non è male, scoprire il passato di ogni personaggio mi è piaciuto ed i punti di vista sono vari ma riguardano i personaggi chiave della vicenda.
Altra cosa che mi è parsa un po' strana è la scelta dell'autrice di mettere i cani schierati con i "buoni" e i gatti schierati per il "male".
Più che delle singole vite delle abitanti del quartiere, gran parte della storia gioca sul mistero legato alla causa degli strani avvenimenti che si verificano in questo "paradiso" senza indizi ricollegabili al paranormale. Un mistero che vedrà coinvolta Paula ma soprattutto sua figlia.
Naturalmente non può mancare il risvolto romantico che vede coinvolta Paula ma resta un aspetto molto marginale.
In questo romanzo l'autrice offre una visione spaventosa ed inquietante di un piccolo centro cittadino che non riguarda solo l'aspetto soprannaturale ma anche di quello che una persona sia disposta a sacrificare pur di ottenere quello che vuole.
Scorrevole, con un buon ritmo e che ti tiene con il fiato sospeso.
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