Per sintetizzare una lunga storia, i vampiri americani erano divisi in Casati. A Chicago ce n’erano tre, e io ero stata iniziata presso il secondo di essi per antichità, il Casato Cadogan. E fra la sorpresa generale, considerato il mio background di studentessa universitaria specializzanda in letteratura romantica medievale, ero stata nominata Sentinella.

Anche se stavo ancora imparando quali fossero i miei doveri, sapevo che essere la Sentinella significava che dovevo fungere da guardia vampirica (a quanto pareva, laddove ero stata un topo di biblioteca, come umana, adesso risultavo essere invece particolarmente forte come vampira). Essere la Sentinella significava anche addestrarsi, e sebbene avessero barattato gli abiti di pizzo e velluto nero per i vestiti di Armani e gli IPhone, i vampiri continuavano a essere molto all’antica su una quantità di cose, armi incluse. Nel suo complesso, tutto ciò significava che io stavo imparando a usare un’antica katana che mi era stata data perché difendessi Cadogan e i suoi vampiri.

Per una strana coincidenza, Catcher era esperto nella Seconda delle Quattro Chiavi… le armi… per cui era stato incaricato di prepararmi al modo di combattere dei vampiri. Essendo una novellina, avere Catcher come compagno di esercitazioni non era il modo migliore per acquistare sicurezza.

Aerobics Barbie si lanciò in una frenetica combinazione hip-hop, guidando la classe in un’ultima serie di passi multipli che si concluse con la maggior parte di noi intenta a fissare sfacciatamente gli specchi che rivestivano le pareti dello studio di danza.

Ultimata la sessione, l’istruttrice applaudì e diede alcuni annunci relativi a classi future, a cui Mallory e io saremmo state costrette a partecipare, per quanto urlassimo e scalciassimo.

– Mai più, Merit – dichiarò Mallory, dirigendosi verso l’angolo della stanza dove aveva depositato la sua sacca e la bottiglia dell’acqua, prima dell’inizio della lezione. Non sarei potuta essere maggiormente d’accordo. Anche se amavo danzare, dimenare i fianchi al ritmo delle istruzioni e dei seni sobbalzanti di Barbie comportava troppo poca danza effettiva e richiedeva una scollatura eccessiva. Il rispetto non era esattamente l’emozione principale ispirata da Barbie.

Ci sedemmo per terra, preparandoci a tornare nel mondo reale.

– Allora, Miss Vampira – commentò Mallory, – sei agitata riguardo al tuo trasferimento nella Casa?

Mi guardai intorno, incerta su quanto fossi libera di parlare della mia natura di vampira. I Vampiri di Chicago avevano annunciato la loro esistenza alla città circa dieci mesi prima e, come potete immaginare, gli umani non erano stati entusiasti di apprenderlo.

C’erano stati disordini e indagini del Congresso. Poi i tre Casati di Chicago erano rimasti coinvolti in un’indagine per due omicidi, che si supponeva fossero stati perpetrati da vampiri dei Casati Cadogan e Grey (il Casato più recente di Chicago). I Maestri dei due Casati, Ethan Sullivan e Scott Grey, avevano paventato l’attenzione che questo aveva suscitato.

Il Maestro del terzo Casato (Navarre) era un’astuta manipolatrice, e colei che in effetti aveva pianificato gli omicidi, oltre a essere di una bellezza letale… sembrava letteralmente uscita dalle pagine di Vogue, con i capelli scuri e gli occhi azzurri (proprio come li ho io), ma con un’arroganza tale da dare dei punti a qualsiasi celebrità o leader di una setta.

Gli umani erano rimasti incantati, affascinati da Celina Desaulniers.

La sua bellezza, il suo stile e la sua capacità di manipolare la psiche di quanti la attorniavano costituivano una combinazione irresistibile: gli umani volevano sapere di più su di lei, vedere di più, sentire di più.

Il fatto che fosse stata responsabile della morte di due umani… omicidi che aveva pianificato e confessato… non aveva diminuito il suo fascino, come non lo aveva diminuito il fatto che lei fosse stata catturata (da Ethan e da me) ed estradata a Londra per essere incarcerata dal Presidio di Greenwich, il consiglio che governava i vampiri dell’Europa Occidentale e dell’America Settentrionale. Al suo posto, il resto di noi… la maggioranza, ora esonerata, che non l’aveva aiutata a commettere quegli orribili crimini… era diventata molto più interessante, con il risultato che Celina aveva ottenuto ciò che voleva… recitare il ruolo della piccola vampira cattiva e martire… e noi avevamo ricevuto un regalo di Natale anticipato: ci eravamo trovati a riempire il vuoto della sua celebrità.

Adesso T-shirt, cappellini e bandierine con lo stemma di Grey e di Cadogan (e, per i più morbosi, di Navarre) erano in vendita in tutti i negozi di Chicago, ed erano addirittura spuntati siti di fan di Cadogan, adesivi per auto con la scritta I ™ CADOGAN e aggiornamenti sui vampiri cittadini all’interno dei notiziari.