Chiusa la saga di Harry Potter, la Warner Bros era alla ricerca di un nuovo progetto - o una nuova franchise come si dice oggi - per accattivarsi le simpatie del vasto pubblico degli adolescenti o per meglio dire gli young adult. La casa di produzione ha puntato su The Scorpio Races, romanzo di Maggie Stiefvater, nota in Italia per le serie The Wolves of Mercy Falls, composta da Shiver, Deeper e Forever, e Book of Faerie, composta invece da Whisperer e Destiny.
La Warner Bros. conferma così la tendenza di portare sul grande schermo storie che possano avere forte presa sul pubblico dei giovani, meglio se fan di una saga già conosciuta.
Giusto per fare alcuni esempi, rientrano in questo trend gli adattamenti dell'avvincente The Hunger Games, del fantascientifico Il gioco di Ender, dell'urban fantasy Shadowhunters di Cassandra Clare, The Seventh Son, trasposizione di The Spook's Apprentice, primo volume della saga di Joseph Delaney The Wardstone Chronicles pubblicata negli USA con il titolo The Last Apprentice, senza dimenticare Percy Jackson di Rick Riordan, il semidio figlio di Poseidone e protagonista dell'omonima saga che nel 2013 sarà nei cinema con Il mare dei mostri.
La storia
Il libro, uscito da pochissimi giorni sugli scaffali americani segue le avventure dei giovani Sean Kendrick e Puck Connolly, due ragazzi impegnati in una gara che potrebbe costare loro la vita.
Ogni anno sulla loro isola si svolge una gara molto particolare: i ragazzi della zona devono cavalcare i kelpie o cavalli di fiume, mostri del folklore anglosassone che possono assumere la forma di cavalli neri.
Alcuni di loro corrono per vincere, altri con l'unico scopo di sopravvivere.
"A 19 anni Sean Kendrick torna ai blocchi di partenza come vincitore della gara dell'anno precedente. E' un giovane uomo di poche parole e se ha paura tiene ben nascosto questo sentimento dove nessuno è in grado di vederlo.
Puck Connolly invece è differente. Lei non ha mai desiderato partecipare alle Scorpio Races, ma il destino non le ha lasciato alcuna scelta. Così sarà la prima ragazza a entrare in gara. Purtroppo non sarà preparata a tutto quello che succederà.
"La ragione per cui ho scritto The Scorpio Races" ha dichiarato l'autrice sul suo sito internet, "sta in un suggerimento che ho avuto quando ero bambina. Non mi ricordo chi me l'ha detto o dove l'ho letto, comunque era questo: Scrivi il libro che avresti sempre voluto leggere, ma che non hai trovato sugli scaffali."
"Bene, il libro che avrei sempre voluto leggere doveva parlare di water horses. Sono animali della mitologia scozzese, irlandese e dell'isola di Man: stupendi cavalli che escono dall'acqua e attaccano esseri umani e mucche. La leggenda è naturalmente molto più articolata di così, pensate questi cavalli sono magici, possono trasformarsi in giovani uomini in modo da convincere le donne a seguirli in mare. Alcuni di loro possono trasformarsi in meravigliosi e docili pony in modo da poter attirare i bambini."
"Da adolescente avevo già provato a scrivere di loro. Non erano i protagonisti della storia, però, erano alcune delle creature fantastiche del racconto, un racconto davvero disastroso." Comunque sia "una volta terminata la saga faerie... ho cominciato a scrivere una sorta di sequel a questo racconto dal titolo The horses of Roan, un altro tentativo di inserire queste creature in un libro. Questa volta c'ero più vicina."
The Scorpio Races, per il quale ancora non è stata resa pubblica una data d'uscita, sarà prodotto dalla KatzSmith Productions, fondata dal regista e sceneggiatore David Katzenberg e dal poliedrico Seth Grahame-Smith, autore tra le altre cose di Orgoglio e Pregiudizio e Zombie e Abraham Lincoln, Vampire Hunter.
2 commenti
Aggiungi un commentoVeramente "young adults" (termine osceno oggi in uso) indica qualcosa di diverso da "adolescenti", fascia che si ferma appunto ai 19 anni (il termine inglese teenagers rende meglio l'idea). Quindi, quello che vorrei sapere è: il libro è rivolto ad un pubblico di adolescenti (quindi massimo a gente che non ha più di 19 anni) oppure anche a gente più grande?
Tenendo conto che poi queste categorie lasciano il tempo che trovano
tendenzialmente si indica la fascia di ya tra i 14 e i 21 anni,
l'adolescenza, che indica la fase di crescita che secondo i sociologi termina intorno ai 20 anni.
non necessariamente l'adolescenza termina con i 19, i teenagers sono altra cosa.
Per cui ritengo che sia pensato per un pubblico tra i 14 e i 20/21 anni.
Non so quanti anni hai e quali sono i tuoi gusti, se quindi questo libro rientra nei tuoi gusti anche se sei del target sbagliato.
L'unico consiglio è aspettare, visto che il libro è appena uscito in usa e analizzare bene il volume se uscirà anche qui da noi.
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