– Merda – bofonchiò Angus, prima di bere un sorso di Blissky. Dopo avergli bruciato la gola, il miscuglio di whisky e sangue sintetico descrisse un percorso rovente giù per lo stomaco, lasciandogli in bocca un retrogusto di fumo. Rimise la bottiglia sulla scrivania, esclamando: – Accidenti, era ottimo!

– L’odore è buono – commentò Gregori, allungando una mano verso la bottiglia, ma Angus la afferrò prontamente, sedendosi poi sulla scrivania.

Con un sorriso, Connor aprì la cartella. – I vampiri sono stati uccisi da una di queste persone.

– Sean Whelan – disse Gregori, prendendo il primo profilo. – Buuuh! Scommetto che è stato lui!

– Sì, Whelan ci odia, soprattutto dopo il matrimonio di Roman e sua figlia – replicò Connor, rubandogli il foglio di mano, – ma Austin non proteggerebbe un ex capo che l’ha messo sulla sua lista nera.

Dopo un altro gradito sorso di Blissky, Angus mormorò: – Non è stato Whelan, non avrebbe il fegato.

Connor gli porse il profilo seguente, dicendo: – Questo è Garrett Manning.

– Oh! – esclamò Gregori, balzando in piedi con un dito puntato sulla foto. – Quell’uomo ha partecipato al reality l’estate scorsa! – Guardò Connor, confuso. – Sapevo di Austin, ma non mi avevi detto che anche lui stava fingendo di essere un concorrente normale!

L’altro si strinse nelle spalle, mormorando: – Non c’era motivo di dirtelo.

– Già – aggiunse Angus, – non sei così importante da dover sapere tutto.

– Smamma – brontolò Gregori con una smorfia.

Connor ridacchiò. – Dubito proprio che si tratti di Garrett: i suoi poteri psichici sono molto limitati e ai tempi dei primi omicidi dell’anno scorso stava partecipando al reality show.

– Be’, chi altri c’è? – chiese Gregori, mettendo da parte la foto di Garrett. – Ooh, una pupa!

– Già, gli ultimi due agenti sono donne.

– Una mortale che uccide vampiri uomini? – esclamò Angus, picchiando la bottiglia sulla scrivania. – Impossibile!

Gregori rise sotto i baffi. – E la tua teoria sull’avere fegato? – replicò, cercando di nuovo di prendere la bottiglia di Blissky, ma Angus si mise in piedi, tenendosela stretta.

Connor gli passò il profilo successivo. – Una donna spiegherebbe il bisogno di segretezza di Austin.

– Oh, piccola! Ma è una bellezza! – esclamò Gregori, afferrando il foglio.

Angus studiò i dati raccolti su Alyssa Barnett. Potere psichico: cinque. Era appena stata assunta nella CIA e, prima di entrare a far parte dell’Operazione Sorveglianza, non aveva esperienza nel campo. – Non è stata lei.

– Rompiscatole. – Gregori, accantonata Alyssa, prese l’ultimo profilo. – Che ne dite di lei? Emma Wallace.

Angus si irrigidì. – Wallace?

– Quello di Braveheart, vuoi dire? – chiese Gregori, sorpreso. – Ehi, l’avete conosciuto?

– Quel pover’uomo dall’animo semplice è stato giustiziato molto prima che noi nascessimo – rispose Connor con uno sbuffo, quindi disse ad Angus: – Oggigiorno è un cognome comunissimo.

– È un cognome da guerriero – affermò lui, prendendogli di scatto il foglio di mano. Potere psichico: sette. Cintura nera in vari tipi di arti marziali. Addestrata in antiterrorismo dall’MI6. Il cuore cominciò a battergli più forte: possibile che una femmina avesse ucciso dei vampiri?

– Squisita…

Gregori stava perdendo la bava sulla foto della donna, tanto che Angus posò la bottiglia per strapparla dalle sue dita avide. Col cuore agitato, quasi in gola, non si meravigliò che lui stesse annaspando come un cane: l’agente della CIA aveva la pelle pallida e vellutata in netto contrasto con l’intenso castano dei capelli, e nei suoi occhi bronzo-dorati, scintillanti come l’ambra, si leggevano la stessa acuta intelligenza, ferrea volontà e fiera passione di una guerriera.

– È lei – sussurrò.

Connor scosse la testa. – Finché non la coglieremo sul fatto, non potremo dirlo con certezza.

Angus mise via la foto, dove gli occhi della donna sembrarono seguirlo in un richiamo. – La coglieremo sul fatto stanotte. Connor, a te la parte nord del parco: io controllerò quella a sud.

– Vengo anch’io! – propose Gregori, bevendo un sorso di Blissky. – So vedere una bella pupa a miglia di distanza.

– Ehi – protestò Angus, riprendendosi la bottiglia. La foto della signorina Wallace l’aveva attirato così tanto, che si era dimenticato del suo whisky. – E che fai se una cintura nera ti mette a terra e tira fuori un paletto di legno?

Gregori si sistemò la cravatta. – Dai, amico! Nessuna donna ucciderebbe un uomo con buon gusto nel vestire.