E' l'anno della Grecia e dei suoi miti, al cinema come sui campi da calcio. Più sui campi da calcio, a dire il vero. Apriamo subito una parentesi e ammettiamolo: la squadra campione agli Europei portoghesi ha meritato di conquistare il titolo e ha dato una lezione di lavoro ai divetti superpagati del pallone... Be', e anche ai divi hollywoodiani, se vogliamo, perché la vittoria di questa Cenerentola calcistica supera di gran lunga la leggenda della guerra di Troia (almeno quella cinematografica). Il tutto, mentre si attendono le Olimpiadi ad Atene, che tornano così nella terra d'origine.
In piena epoca di peplum e di battaglie con spade e sandali, la Grecia moderna e antica sta insomma facendo il suo dovere. Per Zeus, che avesse ragione Brad Pitt, allora, quando mesi fa diceva che quest'estate gli uomini gireranno col gonnellino? Dopo il gol di Charisteas, forse qualcuno ad Atene lo ha fatto davvero. E in questa euforia rispunta anche quel Troy che sembrava già affossato e finito nel punto più basso dell'Ade. Gli esperti di pubblicità non hanno dubbi: la piccola che batte le grandi è una cosa che fa presa sulla gente, quindi la Grecia avrà un ruolo dominante nei prossimi spot in tv, come di recente è successo per l'India.
La greek-mania si fa già sentire: giovedì 8 luglio uno speciale dedicato al film Troy, basato sull'epico scontro fra greci e troiani cantato da Omero, andrà in onda nel programma I viaggi della Macchina del Tempo. Interviste esclusive con Brad Pitt, Peter O'Toole, Orlando Bloom, Eric Bana, Diane Kruger e il regista Wolfgang Petersen. Verranno mostrate alcune delle scene più spettacolari del film come il duello fra Ettore e Achille.
Il conduttore Cecchi Paone, nell'antica Troia, parlerà della città e di come è stata scoperta nel 1870 dal mercante Heinrich Schliemann.
1 commenti
Aggiungi un commentoAd ogni modo, per chi volesse farsi un tuffo "fantastico" nella guerra di Troia, straconsiglio i due volumi di Ilium di Dan Simmons. Attenzione: il seguito (e conclusione?) Olympos non è ancora uscito in America. Lo specifico perché l'edizione Mondadori non dice nulla, non avvertiva nemmeno che il primo libro fosse stato diviso in due volumi.
zG
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID