Durante la stesura del suo ultimo romanzo, 22/11/'63 - la storia di un giovane che torna nel passato per cercare di fermare l'attentato a John F. Kennedy - Stephen King ha dovuto studiare parecchio i meccanismi dei viaggi nel tempo.

Per conoscere in dettaglio gli eventi che portarono alla morte di Kennedy, l'autore del Maine ha interrogato vari esperti e si è consultato con storici come Doris Kearns Goodwin su quello che sarebbe potuto accadere se JFK fosse vissuto.

L'autore parla di questo e delle regole che ha adottato per 22/11/'63 in un'intervista su Wired:

"Maggiore è capacità di un evento di incidere nel futuro, maggiore è la difficoltà di cambiarlo" dice King, e spiega: "se vuoi andare indietro nel tempo e parlare con qualcuno all'angolo della strada facendolo ritardare di cinque minuti a un appuntamento, non ci sono grosse conseguenze. Ma se vuoi fermare l'assassinio di un presidente le difficoltà sono notevoli: il passato tende a proteggere se stesso." 

Aggiunge inoltre che per questo genere di storie la preparazione è tutto: più si vuole andare indietro nel tempo, maggiori sono le precauzioni da prendere, ad esempio per il linguaggio.

Dertto così sembra semplice ma pare proprio che un romanzo su questo tema sia stato abbastanza per King: "Non ci sarà un bis" afferma con decisione.