I produttori Mark Canton e Gianni Nunnari affermano di aver atteso parecchio per ottenere una sceneggiatura all'altezza del primo capitolo e che ora sono entusiasti dal lavoro compiuto. Ma una storia che riprendesse i fili narrativi della graphic novel 300 di Frank Miller (Ronin, Daredevil: Born Again, The Dark Knight Returns tra i suoi numerosi lavori) e che fosse anch'essa da portare sullo schermo, poteva giungere solo dallo sceneggiatore e disegnatore di fumetti americano.
Così, infatti, sarà. Zack Snyder (che ha diretto l'adattamento cinematografico di 300 del 2007) e Kurt Johnstad stanno infatti ultimando una sceneggiatura basata sull'attesa graphic novel di Frank Miller, ancora una volta ambientata nella Grecia antica all'epoca delle Guerre Persiane (499-449 a.C. circa), periodo di cui ha offerto in 300 una sua personale visione, solo in parte fedele agli eventi storici.
Se il primo capitolo si è incentrato sulle gesta del re spartano Leonida (interpretato nel film da Gerard Butler) che alla guida dei suoi trecento opliti scelti riuscì a resistere, sacrificando se stesso e i propri uomini, all'avanzata dell'esercito invasore del re di Persia Serse (Rodrigo Santoro), il nuovo lavoro di Miller coprirà un arco cronologico ben più ampio.
Essendo Zack Snyder attualmente impegnato nella regia di Superman: Man Of Steel, ci sarà Noam Murro dietro la macchina da presa di 300: The Battle of Artemisia. Il regista di origini israeliane, classe 1961, ha avuto finora poca esperienza nei lungometraggi cinematografici ma è noto per essere stato scelto per la regia di A Good Day To Die Hard, quinto capitolo della saga di Die Hard con Bruce Willis, progetto che ha preferito poi abbandonare per potersi dedicare al prequel di 300.
Per quanto riguarda quest'ultimo, nessuna data di uscita è comprensibilmente ancora stata ufficializzata, ma quasi sicuramente essa sarà da collocare nel 2013.
2 commenti
Aggiungi un commento300 l'ho adorato, speriamo che anche questo progetto possa essere molto più dei soli effetti speciali che oramai sono i marchi di fabbrica del MADE IN HOLLYWOOD.
Onestamente, sono molto dubbioso. In primis sulla graphic novel di Miller. La sua bravura è indiscutibile, ma purtroppo negli ultimi anni ha scritto cose quantomeno discutibili, sia ideologicamente che soprattutto artisticamente.
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