Si intitola Il trono di spade – Il grande inverno l’ultimo volume di George R.R. Martin giunto nelle nostre librerie. Si tratta chiaramente di un libro proposto dalla casa editrice Mondadori con l’intento di sfruttare la maggiore notorietà della saga in contemporanea con la messa in onda su Sky della serie televisiva Il trono di spade. E che le cose stiano in questo modo è confermato anche dall’immagine di copertina, la stessa della locandina della serie, e la stessa della ristampa americana pubblicata la scorsa primavera: un pensieroso Sean Bean alias Eddard Stark seduto sul trono di spade.

Più passano gli anni – e le edizioni – e più diventa complesso per i nuovi appassionati orientarsi in una saga che a questo punto è stata pubblicata in diverse collane, con titoli differenti e lunghezze variabili a seconda delle edizioni. Se Martin ha iniziato il suo A Song of Ice and Fire nell’ormai lontano 1996, e lo scorso luglio è arrivato a pubblicare il quinto romanzo, molto complessa è la storia dell’edizione italiana, pubblicata sotto il titolo complessivo di Cronache del ghiaccio e del fuoco.

I lettori si sono trovati di volta in volta di fronte le edizioni rilegate, riedite con il tempo nella collana Oscar bestsellers, nelle quali i singoli volumi originali sono stati suddivisi in due (primo, secondo e quarto romanzo) o tre parti (terzo e quinto romanzo, quest’ultimo in corso di pubblicazione), l’edizione da edicola Urania, che ripropone la suddivisione inglese che ha trasformato i primi quattro romanzi in cinque volumi, un volumone con copertina morbida che racchiude i primi due romanzi originali e infine quest’ultimo volume, corrispondente al primo originale, pubblicato nella collana Oscar grandi bestsellers.

 

Riepilogo rapidamente i vari titoli:

A Game of Thrones, tradotto come Il trono di spade e Il grande inverno nella versione da libreria e Il gioco del trono in quella da edicola;

A Clash of Kings, tradotto come Il regno dei lupi e La regina dei draghi nella versione da libreria e Lo scontro dei re in quella da edicola;

A Storm of Swords, tradotto come Tempesta di spade, I fiumi della guerra e Il portale delle tenebre nella versione da libreria e Tempesta di spade e Tempesta di spade. Parte seconda in quella da edicola;

A Feast for Crows, tradotto come Il dominio della regina e L’ombra della profezia nella versione da libreria e Il banchetto dei corvi in quella da edicola;

A Dance with Dragons, suddiviso in tre parti delle quali la prima, I guerrieri del ghiaccio, è giunta da poco in libreria, la seconda, che probabilmente sarà intitolata I fuochi di Valyria, è stata annunciata per il prossimo mese di aprile, mentre della terza non si sa nulla e, sulla base dei volumi precedenti, si può solo dire che quasi certamente sarà pubblicata in autunno. Dell’edizione da edicola non si sa ancora nulla;

The Winds of Winter, in corso di scrittura:

A Dream of Spring, al momento ipotetico settimo e ultimo volume, ancora da scrivere.

 

A questi romanzi in Italia si aggiungono Le cronache del ghiaccio e del fuoco volume 1, che racchiude i quattro volumi noti come Il trono di spade, Il grande inverno, Il regno dei lupi e La regina dei draghi, e quest’ultimo volume che, racchiudendo solamente Il trono di spade e Il grande inverno, di fatto corrisponde al primo romanzo, A Game of Thrones.

Il motivo di quest’ennesima ristampa, come detto, è la concomitanza della serie televisiva Il trono di spade, basata sul solo A Game of Thrones. Per la traduzione italiana la televisione ha scelto di mantenere il titolo del primo volume italiano nella collana Oscar bestsellers, e non il più corretto titolo della collana Urania. La scelta potrebbe essere stata compiuta da Sky per richiamare un titolo noto in Italia a parecchie decine di migliaia di persone, e a sua volta potrebbe aver condizionato la casa editrice a mantenere sulla copertina di questo romanzo i due titoli della prima edizione della saga.

Il parallelismo fra televisione (o cinema) e letteratura è molto stretto. Se guardiamo i dati di vendita dei romanzi negli Stati Uniti notiamo che da aprile in poi tutti i romanzi di A Song of Ice and Fire sono balzati ai primi posti delle classifiche di vendita e non se ne sono ancora andati, anche se in alcuni casi si tratta di volumi pubblicati oltre dieci anni fa. Il successo che non avevano avuto nel momento in cui erano delle novità lo hanno avuto in concomitanza con la messa in onda di Game of Thrones. Non che prima i volumi di Martin vendessero poco, con oltre sette milioni di copie negli Stati Uniti e oltre quindici nel mondo, ma le vendite attuali sono da capogiro. Ovvio che Mondadori speri che il successo possa ripetersi anche da noi.

 

La quarta di copertina:

In una terra fuori dal mondo, dove le estati e gli inverni possono durare intere generazioni, sta per esplodere un immane conflitto. Sul Trono di Spade, nel Sud caldo e opulento, siede Robert Baratheon. L'ha conquistato dopo una guerra sanguinosa, togliendolo all'ultimo, folle re della dinastia Targaryen, i signori dei draghi. Ma il suo potere è ora minacciato: all'estremo Nord, la Barriera - una muraglia eretta per difendere il regno da animali primordiali e, soprattutto, dagli Estranei -sembra vacillare. Si dice che gli Estranei siano scomparsi da secoli. Ma se è vero, chi sono allora quegli esseri con gli occhi così innaturalmente azzurri e gelidi, nascosti tra le ombre delle foreste, che rubano la vita, o il senno, a chi ha la mala sorte di incontrarli? La fine della lunga estate è vicina, l'inverno sta arrivando e non durerà poco: solo un nuovo prodigio potrà squarciare le tenebre. Intrighi e rivalità, guerre e omicidi, amori e tradimenti, presagi e magie si intrecciano nel primo volume della saga de "Le cronache del ghiaccio e del fuoco".

 

George R.R. Martin, Il trono di spade – Il grande inverno (A Game of Thrones, 1996)

Traduzione di Sergio Altieri

Mondadori – Pag. 855 – 15,00 €

ISBN 9788804616351