Le Avventure di Pinocchio è senza ombra di dubbio un'opera che va annoverata tra i classici della letteratura di ogni tempo e di ogni luogo, trascendendo la limitativa definizione di 'romanzo per ragazzi' ed essendo ormai tradotto in quasi duecentocinquanta lingue.

Pubblicato per la prima volta nell'ultimo ventennio dell'Ottocento, il romanzo di Carlo Collodi (pseudonimo di Carlo Lorenzini, 1826 – 1890) è stato, ed è tuttora, fonte di ispirazione per innumerevoli adattamenti che interessano ogni forma artistica, dal cinema al teatro, dalla musica ai cartoni animati.

E ora La Lepre Editore ha scelto di proporre ai lettori italiani una nuova versione del burattino più famoso di sempre, un'opera che racconti Pinocchio con il linguaggio della nona arte, come è spesso chiamato il fumetto.

Quarta di copertina

La saga del burattino più famoso del pianeta continua con il Pinocchio di Luigi De Pascalis. Lo scrittore abruzzese si cimenta con una graphic novel di grande impatto visivo, destinata a sorprendere piacevolmente quanto lo conoscono solo come romanziere, ma non certo chi segue da decenni la sua attività di pittore e illustratore, iniziata sin dall’infanzia e da allora praticata in parallelo alla scrittura, mantenendo uno stretto legame tra le due forme espressive.

Il nuovo Pinocchio di De Pascalis ha un sapore volutamente rétro: è simile a un album di ricordi familiari, con le sue tavole color seppia che l’autore ha acquarellato con inchiostro grasso e realizzato "all’antica", disegnando direttamente su lastre di acetato. A fare da contrappunto alle trasparenze del seppia è la concretezza un segno inquieto, ricco di chiaroscuri, che rendono giustizia all’allure fantastica del racconto e anche alla sua causticità.

Un Pinocchio "dualistico", dunque, come lo è lo stesso burattino-bambino. Antico eppure assolutamente moderno, pensato per essere letto dai genitori prima ancora che dai ragazzi: così lontano, così vicino - com’era in fondo già nelle intenzioni di Collodi, che non a caso inserì nella trama dettagli palesemente anacronistici. Come spiega De Pascalis 'in una società in piena crisi di valori, l’inattualità di Pinocchio è più che mai la sua attualità: l’epos di un burattino che compie la sua metamorfosi accettando i limiti della libertà oggi ci appare talmente conservatore da diventare sovversivo'.

L’altro segno particolare di questo Pinocchio - che De Pascalis ha 'disegnato tutto di notte, l’ora dei sogni' - è la sua "interezza": a ogni capitolo sono dedicate almeno tre tavole, tanto che insieme agli episodi più celebri o "scenografici" troviamo anche passaggi bellissimi ma in genere trascurati in altri lavori di fumetto.

L'autore

Luigi De Pascalis è stato illustratore, grafico, impaginatore, dipendente di un istituto di credito, sindacalista, pubblicista, pittore. E' uno degli scrittori italiani di narrativa fantastica più apprezzati negli Stati Uniti. Vincitore del Premio Tolkien e del Premio Courmayeur, è stato finalista del Premio Camaiore di Letteratura Gialla. Presente in moltissime antologie, ha pubblicato con La Lepre Edizioni Il labirinto dei Sarra, La pazzia di Dio e il giallo storico Rosso Velabro. Con altre case editrici ha pubblicato La dodicesima Sibilla e Il signore delle furie danzanti. E' anche autore di alcuni saggi storici. Insegna letteratura creativa e ha fondato il gruppo "Delitto Capitale" assieme ad altri sette autori romani di mistery.

Luigi De Pascalis - Pinocchio (graphic novel ispirata al romanzo di Carlo Collodi) - La Lepre Editore - pp.128 (illustrato a colori) - 16 € - ISBN 9788896052402