La notizia, se vogliamo, è una non-notizia: un evento sportivo fa più ascolti della puntata settimanale di una serie tv, in questo caso Once Upon a Time. In Italia succede regolarmente (con la famosa eccezione di qualche anno fa, quando House fece più audience di una partita di calcio, e non a caso ne parlarono tutti i giornali...), e non stupisce che accada anche in America.
Domenica scorsa la partita tra i Pittsburgh Steelers e i Kansas City Chiefs ha vinto la quotidiana guerra per gli ascolti, portando a casa una media di 16.6 milioni di spettatori e un rating di 5.4 di pubblico nella fascia d'età 18-49 anni, ovvero quella che gli sponsor pubblicitari sono più interessati a conquistare.
A perdere sono state le trasmissioni concorrenti: guardando sempre i risultati della fascia 18-49, sul network CBS un altro evento sportivo ha ottenuto un rating di 3.6, mentre gli ascolti di Fox sono crollati a 2.4.
E Once Upon a Time? Ha perso ben l'11% di ascolti rispetto alla settimana precedente, eppure il dato lascia presagire un ottimo futuro per la serie. Sì, perché pur perdendo rispetto all'episodio precedente, Once ha comunque mantenuto una posizione di tutto rispetto con un rating di 3.4 e una media di 10.7 milioni di spettatori: due risultati per cui altre produzioni farebbero carte false (Supernatural, Chuck) e che da soli bastano a tranquillizzare qualunque fan ansioso sul futuro della serie.
Ma se Once Upon a Time può stare tranquilla, la guerra dei ratings probabilmente farà altre vittime, perché un calo di audience al momento sbagliato rischia di essere il colpo di grazia per una produzione già in difficoltà. Il riferimento è a Fringe, una delle serie scritte meglio e più innovative degli ultimi anni ma con ascolti in costante calo. Quando, alcune settimane fa, una partita del campionato di baseball americano rischiò di seppellire definitivamente lo show, Fox preferì cambiare la programmazione all'ultimo minuto mandando in onda una replica e rimandando il nuovo episodio alla settimana successiva. Un palliativo e non una soluzione, purtroppo, per una serie che settimanalmente si trova a subire le pressioni di Supernatural e soprattutto di Grimm, che si sta velocemente ritagliando un pubblico crescente. Vedremo come continuerà.
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