La ghettizzazione, che invece loro definiscono rieducazione, ovvero la punizione inferta ai Patryn nel rinchiuderli all'interno del Labirinto, si rivela essere il creatore del nemico che architetterà il modo per ribaltare lo stato delle cose: quello che doveva essere un luogo di correzione per i Patryn e coloro che non spalleggiarono il Consiglio dei Sette, si trasformò in una sadica prigione senziente, una spietata macchina di morte, come è accaduto con i campi di concentramento dei nazisti, che inizialmente si è fatto credere che dovevano servire per sfruttare la manodopera delle persone imprigionate e che invece si è rivelato un modo crudele per eliminare le persone, uccidendole fisicamente e interiormente. Molti ricordano la scritta all'ingresso dei lager, "il lavoro rende liberi" e di come attraverso compiti che piegavano la resistenza fisica, ogni giorno chi vi era imprigionato si vedeva portare via una parte di sé, fino a quando non rimaneva nulla, se non un involucro spezzato, dopo che a lungo la gente aveva creduto che prima o poi quell'inferno sarebbe finito: allo stesso modo agiva il Labirinto, dove la tortura era di veder balenare la speranza di sopravvivere per poi vedersela sottrarre continuamente.
Tutte le storie, inventate o reali che siano, mostrano gli errori che la razza umana commette generazione dopo generazione, secoli dopo secoli. I Sartan, come i nazisti, erano realmente convinti di poter creare un mondo migliore con le loro ideologie: un mondo governato da una razza retta e pura, capace di guidare le altre razze, considerate inferiori, meno evolute. Un punto di vista erroneo, che ha portato rovina a tutti.
La forza del ciclo di Death Gate, oltre la scoperta della storia dell'Universo di Weis e Hickman, sta proprio nella sua caratterizzazione, nella descrizione dei mondi che lo compongono; mondi che nell'idea dei creatori Sartan, sebbene separati, dovevano essere parte di un immenso grande progetto. Ma come avviene sempre, se non si ha piena coscienza e consapevolezza di quanto si vuole fare, se non si ha la dovuta conoscenza, i progetti grandiosi prima o poi arrivano a mostrare delle crepe: questo succede quando gli uomini, anche se potenti, giocano a fare gli Dei senza averne gli attributi.
Nell'idea originaria dei Sartan, i quattro mondi, costituiti ognuno da un elemento di quello originario (cielo, fuoco, pietra, acqua), erano collegati fra loro grazie alla Porta della Morte (un passaggio attraversabile da chi era detentore della magia runica, come lo erano loro) e avrebbero dovuto collaborare: Pryan, il mondo di fuoco, avrebbe fornito energia ad Abarrach, il mondo di pietra, che avrebbe dato a sua volta metalli e minerali a Chelestra, il mondo dell'acqua, il tutto coordinato dal Kicksey-winsey, la macchina presente su Arianus, il mondo dell'aria, capace di riunire le terre separate.
Ma accadde qualcosa che fece sì che i quattro mondi intercomunicanti non operarono mai congiuntamente, a partire dall'assottigliarsi delle comunità Sartan mandate sui diversi piani a coordinare le popolazioni dei mensch. Proprio quelli che su Arianus dovevano far funzionare l'importante macchina, una volta venuti a mancare i coordinatori, o non possedevano la conoscenza per adoperarla, o, se la possedevano, erano divisi da lotte intestine e pensavano solo ai propri interessi, divisi dall'egoismo e dalla superbia. Sul regno d'aria, le tre razze erano separate come i continenti flottanti disposti a tre livelli: Drevlin, il Regno Inferiore, patria degli Gnomi, schiavi del Kicksey-winsey, che servivano ciecamente (anche se non ne capivano il funzionamento), e degli elfi, che avevano stabilito una dittatura nel Regno Centrale, abitato anche dagli umani con i quali erano in guerra per il controllo dell'acqua di questi ultimi un gruppo era riuscito a raggiungere il Regno Superiore, il luogo che i Sartan avevano scelto come loro base di controllo sulle altre razze).
Guerra presente anche su Pryan, il mondo del fuoco, una sfera di roccia cava dalle dimensioni gigantesche, il cui sole bruciava all'interno brillando di continuo, facendo sì che la vita animale e vegetale esistesse solo sulla crosta interna della roccia. La particolarità che non ci fosse nessuna rotazione permise che la notte non esistesse, portando a fare sì che tutta la superficie terrestre fosse ricoperta da una giungla così compatta che le città furono costruite sui rami dei giganteschi alberi ( su cui posano anche laghi e oceani). Guerra che però non fu l'unico problema di questo mondo, dato che i sorveglianti dei mensch realizzati dai Sartan, i Titani, una volta venuti a mancare i creatori, rimanendo senza istruzioni e scopi, persero il controllo, portando morte a chiunque non sapesse dare risposta alle loro domande: anche qui i mensch avevano perso la conoscenza dei Sartan, in questo caso di cosa fossero le Cittadelle, città adibite a raccogliere l'energia del sole di Pryan da inviare agli altri attraverso la Porta della Morte e per mezzo del Kicksey-winsey.
23 commenti
Aggiungi un commentoDevo vedere il sito dell'Armenia. Quanto scritto era riferito proprio alla ripubblicazione dei volumi da parte di questa casa editrice, il cui ultimo libro della saga da quanto mi ricordo, se non mi sbaglio, fa risalire la pubblicazione al 2008.
Anche io ho visto che Death Gate è stato appena ripubblicato. Quanto alla Spada Nera, non credo ci siano molte speranze. Io ho un volumone unico con i primi tre.
PS e OT: sempre di Weis-Hickman, ricordo Sentinelle dell'Universo, o simili. Si è mai concluso? Era fantascienza, ma non mi era piaciuto molto. Strano, perché avevo letto una serie, in inglese e francese, della sola Weis, che era fantascienza ma mi era piaciuto da morire...
La Spada Nera la possiedo nella versione dei tre libri separati.
Sul ciclo di Starshield sono usciti due volumi: Sentinelle dell'Universo e La Spada della Notte.
Io ho scoperto questa serie curiosando nella biblioteca del mio paese, che aveva il secondo libro. Poi mi sono cercata nelle altre biblioteche tutti gli altri libri. Anche io sono stata vittima del titolo "sbagliato": quando mi sono accorta che leggendo mi mancava un pezzo di storia sono andata a cercare quello che mi mancava.
Molto bella come storia e anche come visione del mondo, ne sono rimasta affascinata. Se i libri non costassero così tanto e non fossero 7 (io ne ho letti 7 anche se qualcuno parla di 4, forse qualche casa editrice li ha accorpati due a due?) li prenderei subito. Mi dispiace non saper leggere la musica perchè mi ispiravano molto le canzoni che ci sono alla fine di ogni libro.
I libri del ciclo di DeathGate sono sette. I quattro, almeno quelli di cui si è parlato un pò OT in questa discussione, si riferisco alla saga della Spada Nera, che è un altro ciclo dei due autori.
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