Latveria
Stato immaginario anch'esso, è la patria di Victor Von Doom. Idealmente confinante con l'Ungheria, la Serbia e la Romania, appare per la prima volta in Fantastic Four Annual numero 2, del 1964, pur essendo ovviamente stata nominata molto prima, alla prima apparizione di Von Doom.
Latveria è una dittatura, dove pur tuttavia Destino, pur se preso dai suoi piani per la conquista del mondo, ha a cuore il benessere della sua popolazione. È anche un modello di integrazione, visto che per statuto è antirazzista, e varie etnie, tra le quali i Rom, dai quali proviene Von Doom, convivano "pacificate". Peccato che benessere e integrazione abbiano come prezzo l'assoluta mancanza di libertà, di parola e di opinione, e di libere elezioni. In cambio di pace e sicurezza il Dr. Destino chiede obbedienza cieca e assoluta. Le punizioni per chi contravviene a queste regole sono tanto severe quanto gratificante è l'obbedienza.
Von Doom è quindi un dittatore atipico, che non pensa solo all'accumulazione di richezze, ma a una adeguata redistribuzione del reddito. È così abile, che quando viene detronizzato, quando ritorna al potere riesce dopo pochi mesi a riportare alla prosperità la sua patria, impoverita da una dittatura che invece aveva solo succhiato risorse alla popolazione.
Latveria fa parte della Nazioni Unite, perché grazie alla sua ricchezza e alla sua avanzata tecnologia è uno dei paesi più prosperi al mondo. Anche sul fronte sicurezza è uno dei posti più tranquilli dove vivere, a patto di obbedire alle regole di Von Doom.
Un modello di vita non facilmente esportabile, data la mancanza del libero arbitrio, pur tuttavia questa anomalia, dovuta alle complesse contradizioni del suo Monarca, che è un uomo dotato di un contorto sistema di valori, e che è incapace di contemplare la menzogna, sarà fonte d'ispirazione per storie controverse, che aprono il campo a domande che, retoricamente, rimangono senza risposta. Ogni volta che gli "eroi" hanno liberato Latveria, hanno constatato di averne fatto il male, in prospettiva. È chiaro che tutto questo ragionamento può avere senso solo con la sospensione dell'incredulità, per la quale possiamo credere che nell'Universo Marvel esista un "dittatore illuminato". Come gli eroi Marvel del mondo libero, nella nostra realtà preferiamo tenerci le nostre democrazie caotiche, che provare distopiche dittature ordinate. Il Dottor Destino rimane un personaggio dei fumetti.
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