Julian Murphy, co-produttore della serie tv inglese Merlin, ha recentemente confermato che la produzione è più che interessata alla possibilità di trarre un film per il grande schermo dalla serie. "E' qualcosa che stiamo discutendo attivamente", ha dichiarato la Murphy al sito SciFiNow in una recente intervista, "credo che (Merlin) si presti benissimo a una trasposizione cinematografica. E' chiaro però che una delle difficoltà è che la serie è ancora in produzione, e ovviamente è complicato sviluppare un film da una storia ancora in corso."
La domanda più importante è se un eventuale film vedrebbe protagonista lo stesso cast della serie tv. La risposta sembra scontata, ma la produttrice non ha risposto direttamente: "E' tutto collegato con la progressione della serie, dobbiamo fare attenzione a far sì che il film si integri bene e non entri in conflitto con la storia raccontata in tv".
In attesa di maggiori dettagli, l'unica cosa certa per ora è che secondo molti fan è impensabile realizzare un film da Merlin senza usare gli stessi protagonisti della serie. In Inghilterra i protagonisti Colin Morgan (Merlin), James Bradley (Arthur) e Kate McGrath (Morgana) hanno conquistato un pubblico affezionato nelle quattro stagioni realizzate finora, e con una quinta già in pre-produzione la risonanza del cast è destinata ad aumentare ancora. In una recente intervista, Kate McGrath ha recentemente confermato tutto il suo interesse all'idea di rivedere la saga arturiana su grande schermo: "Dio, sì!" ha dichiarato candidamente l'attrice, "E' una grande storia, è ovvio che vorremmo portarla al cinema; potendo, il traguardo sarebbe fare meglio di Harry Potter!".
Al momento la quarta stagione di Merlin è ancora inedita in Italia, ma sulla BBC ha avuto un grande successo di pubblico, confermandosi uno dei programmi di punta del network nazionale inglese. Il motivo principale del particolare successo del 2011 è stata la qualità più adulta (della maggior parte) delle sceneggiature, non più indirizzate a un target di spettatori over 12 anni ma più ampio. Una tendenza confermata per l'anno prossimo, come ha dichiarato lo stesso James Bradley: "Il pubblico che ci seguiva all'inizio della prima stagione è cresciuto insieme a noi. Ormai sono trascorsi quattro anni, ed è ovvio che l'intenzione sia quella di far crescere di conseguenza le storie che raccontiamo".
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