Jacinda, sedici anni e capelli rosso fuoco, discende dai draghi. Vive in un clan di esseri mutaforma ed è in grado di assumere sembianze umane, soprattutto per nascondersi dai Cacciatori che bramano di vendere la sua pelle pregiata.
Una protagonista con sangue di drago nelle vene, capace di trasformarsi in una bestia leggendaria, l'avevamo già incontrata poco tempo fa nella serie La ragazza drago di Licia Troisi. Firelight invece arriva dagli Stati Uniti. Scritto dall'autrice texana Sophie Jordan, è uscito in Italia lo scorso gennaio con Piemme Edizioni.
Nonostante alcuni elementi in comune tra le protagoniste dei due libri (e non solo, anche le copertine si assomigliano molto), Firelight nel complesso ha poco a che vedere con La ragazza drago. La storia appartiene al filone paranormal romance, un genere su cui le case editrici hanno puntato in modo quasi ossessivo dopo il successo di Twilight. Proprio come nella seguitissima serie di vampiri della Meyer, al centro di questo romanzo c'è un amore impossibile: quello tra una draki e un Cacciatore umano. L'idea di fondo non si può definire originale, ma è sicuramente un'ottima esca per attirare gli amanti di letture young adult.
Il principale punto di forza del romanzo è lo stile dell'autrice. Poetico, particolare e ben rifinito. Un aspetto degno di nota, perché consente anche a chi non è propriamente un amante del genere di apprezzare il libro.
Molto curata anche la creazione dei personaggi. La storia si snoda secondo il punto di vista di Jacinda, ma l'autrice non tralascia di delineare molto bene anche gli altri caratteri. Quello di Tamra in particolare, la sorella di Jacinda. Quando le due ragazze, costrette dalla loro madre, abbandonano il clan e si trasferiscono insieme in un'arida cittadina, i loro sentimenti sono diametralmente opposti. Jacinda soffre perché non vuole lasciar morire il suo lato draki e vivere il resto della vita da umana. Tamra invece è entusiasta. Lei non è mai riuscita a trasformarsi in drago, era un'emarginata all'interno del clan, perciò vive quel cambiamento come una rinascita. Il fatto che Tamra sia indifferente al dolore della sorella la rende un personaggio antipatico ed egoista. Eppure il lettore non riesce odiarla, perché sa quanto ha sofferto in passato.
L'autrice è stata capace di creare dei personaggi a tutto tondo. Ma non solo, Sophie Jordan ha vinto anche un'altra sfida, forse la più difficile: raccontare la storia di una ragazza che si trasforma in drago e vive in una città moderna, senza cadere mai nel ridicolo. Jacinda si ritrova continuamente in situazioni pericolose o imbarazzanti. Quando si eccita o si spaventa, fatica a trattenere la sua natura di draki: i polmoni si infiammano, le ali cercano di spuntare dalla schiena, la bocca si riempie di fumo. Non è facile gestire in modo serio le reazioni di un personaggio così fantasioso. Eppure la scrittrice ci riesce sempre, descrivendo ogni dettaglio in modo minuzioso e il più possibile realistico.
Il finale interrompe la storia in un momento molto delicato, con un colpo di scena. Una scelta prevedibile ma giusta, per il primo libro di una trilogia ben fatta e senza pretese.
Inoltre, il prezzo di copertina è piuttosto basso rispetto agli standard: 9.90 Euro.
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