Merlin, la serie della BBC sui cavalieri della tavola rotonda vede i cavalieri di Camelot prendere un ruolo di primo piano. Mentre in passato i cavalieri apparivano in una sola puntata in cui venivano puntualmente uccisi, lasciando Merlino e Artù a cavarsela alla meglio, alcuni sono emersi come validi alleati, e più longevi.
Di essi, Rupert Young (Sir Leon), non si aspettava nemmeno di sopravvivere alla fine della seconda serie, come fiero combattente e alleato di lunga data di Artù.
Per Adetomiwa Edun (Sir Elyan), i cavalieri sono un gruppo che è stato formato, e viene tenuto unito, dalla sorte e dal forte vincolo di lealtà fra di loro. Il suo personaggio è un fabbro che diventa cavaliere e prova, nelle parole dell’attore, “un contrasto tra la lealtà alla propria famiglia e la nuova relazione di fedeltà verso Artù, il regno e i suoi nuovi amici.” Un contrasto la cui forza è visibile, anche quando arrivano forze esterne a mettere questi nuovi rapporti in pericolo, come la minaccia di Morgana verso Camelot.
Tom Hopper (Sir Percival) promette che nella prossima stagione il gruppo dei cavalieri di Artù avrà grande importanza e svilupperà un’identità d’insieme: diventeranno problematici i rapporti nella compagine, per motivi legati ai loro doveri, ma con una fedeltà reciproca che rimarrà costante.
Un cavaliere molto importante, Lancillotto (Santiago Cabrera), non ci sarà più perché ha dovuto sacrificarsi. Eoin Macken (Sir Gwaine) spiega che il personaggio potrebbe tornare, poiché ci sono così tante interpretazioni della saga di Artù da permettere di elaborare e reinterpretare a piacere il materiale. Tuttavia Lancillotto si rivela un personaggio che disgrega il gruppo e crea problemi, visto il suo ruolo nella leggenda (il triangolo amoroso tra Lancillotto, Ginevra e Artù). Gli altri trovano la propria forza nell’unità e nella collaborazione fra loro. E saranno sempre più importanti nella storia, che ha tra i suoi punti di forza anche le libertà che si prende nel trattare il materiale classico cui è ispirata.
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