C'era una volta un regno chiamato Grimm, governato da un re e da una regina. Il re e la regina avevano due bambini, che si chiamavano Hänsel e Gretel. Prima ancora che Hänsel e Gretel nascessero, però, sul trono sedeva il loro nonno il quale, in punto di morte, chiese al fedele servo Giovanni un giuramento: di sostenere sempre il principe e i figli che quest'ultimo avrebbe avuto. Non solo, avrebbe dovuto anche mostrare al giovane re tutti tesori del castello, a eccezione di una stanza, dov'era nascosto il ritratto di una principessa dai capelli dorati. Il principe non obbedisce, vede il ritratto e si innamora perdutamente della splendida donna del quadro. Così, costringe Giovanni a partire con lui per cercarla e, proprio grazie a una stratagemma del servitore, il re riesce a sposare la principessa. Qualche anno dopo Giovanni viene a conoscenza di una terribile profezia da tre corvi chiacchieroni.
Sin dall'inizio del libro l'intento dell'autore, Adam Gidwitz, appare chiaro: creare una versione inedita e divertente del patrimonio fiabesco dei Grimm. Ecco allora che le storie più famose dei fratelli tedeschi vengono cucite e tagliate per confezionare qualcosa di assolutamente nuovo. Da Il fedele Giovanni a Hänsel e Gretel, da Le sette rondini a I tre capelli d'oro del diavolo: queste e molte altre fiabe vengono per la prima volta racchiuse in un libro, non per costituire una raccolta, ma per realizzare un'unica storia. Una storia per bambini, certo, ma non per questo meno seria di quelle per adulti, perché, come preannuncia l'autore all'inizio del libro: «tanto tempo fa le favole erano davvero terrificanti».
L'aspetto più apprezzabile del libro di Gidwitz è proprio questo: la volontà di rivolgersi ai bambini con il linguaggio autentico delle fiabe, senza censure. Gretel si amputa un dito, parti del corpo volano per aria, bambini vengono tagliati a pezzi e mangiati. La storia entra nel vivo proprio dopo un atto violento da parte dei genitori di Hänsel e Gretel: per ricambiare la fedeltà di Giovanni, che si è sacrificato al fine di salvarli da una serie di pericoli, il re e la regina accettano di tagliare la testa ai loro bambini. Hänsel e Gretel resuscitano subito dopo, ma rimangono sconvolti da quell'atto terribile. Ecco perché decidono di scappare dai loro genitori cattivi e iniziano a cercare una dimora in cui vivere felici. Lungo il cammino si imbattono però in una casetta dalle pareti di cioccolato, col tetto ricoperto di glassa, dove vengono accolti da una vecchia... e il resto lo potete immaginare.
Il libro è ben costruito e l'autore è riuscito a presentare le fiabe più famose dei Grimm in un'unica opera omogenea e avvincente. Benché sia rivolto ai bambini, In una notte buia e spaventosa può essere apprezzato anche dagli adulti, soprattutto dai cultori di favole e fiabe antiche naturalmente. Anche la scelta dello stile della narrazione è azzeccata: l'autore alterna al racconto considerazioni personali sulla storia, battute, avvertimenti, spiegazioni. L'unica nota un po' stonata è forse il titolo, che ha poco a che vedere con la trama, dato che non ci sono “notti buie e spaventose”. Nel complesso il libro è simpatico e scorrevole. Ha il potere di far tornare gli adulti un po' bambini, e di far sentire i bambini un po' più adulti.
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