Più di centomila persone. Non sono gli spettatori di una partita di calcio stavolta, bensì il numero dei visitatori che, secondo quanto comunicato dagli organizzatori, ha accolto dalla sua apertura il 23 novembre a oggi, la mostra PIXAR 25 anni di animazione, in programma al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano fino al 14 febbraio 2012.
I visitatori hanno potuto percorrere un itinerario fatto di bozzetti, disegni, quadri, modellini, proiezioni e video installazioni, che hanno raccontato loro quanto di profondamente artistico ci sia nel lavoro compiuto dal gruppo di genialoidi radunato da John Lasseter. Perché la computer grafica è solo l'aspetto finale di un lavoro che è realizzato a partire dalle mani umane, dalle matite, dai carboncini, le tempere o l'argilla con la quale vengono plasmati i modelli tangibili dei personaggi dei film Pixar.
Il successo è stato tale che ancora oggi ci sono lunghe file per entrare. Ma tutte le cose belle hanno una fine e la scadenza non è prorogabile.
Per venire incontro agli ultimi ritardatari l'organizzazione delle mostra ha pensato di estendere l'orario di apertura della mostra fino alle ore serali proprio negli ultimi quattro giorni di apertura, da sabato 11 a martedì 14 febbraio 2012.
Quattro giornate prolungate per consentire a tutti di vedere o rivedere la mostra che ha stabilito il record storico di afflusso fra le mostre organizzate al PAC dal 1954 ad oggi.
Questi gli orari estesi:
- sabato 11 febbraio dalle 9.30 alle 22.30 (ultimo ingresso 21.30)
- domenica 12 febbraio dalle 9.30 alle 22.30 (ultimo ingresso 21.30)
- lunedì 13 febbraio dalle 14.30 alle 22.30 (ultimo ingresso 21.30)
- martedì 14 febbraio dalle 9.30 alle 24.00 (ultimo ingresso 23.00)
Nel comunicato ufficiale Il Comune di Milano – Cultura, Moda, Design, Palazzo Reale, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e Meet the Media Guru ringraziano inoltre tutto il pubblico, costituito principalmente da giovani e famiglie, che ha reso possibile questo straordinario successo e, sfidando temperature polari e lunghissime code di attesa, ha reso omaggio alla creatività di Pixar entrando in contatto con i segreti e l’arte della fabbrica dei sogni.
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