Upwards dei Teodasia miscela epic metal nordeuropeo e tocchi originali. A pochi mesi dalla pubblicazione la band è in tour. Sul sito ufficiale potete seguirne le tracce.
Eccovi la formazione completa della band: Priscilla Fiazza (vocals), Fabio Compagno (guitars), Nicola Falsone (bass), Francesco Gozzo (drums), Michele Munari (keyboards).
Chi sono i Teodasia?
Siamo quattro ragazzi veneziani e una ragazza veronese. Dopo un lungo periodo di produzione del nostro album, siamo felici di poterlo finalmente condividere con chi lo stava attendendo (noi stessi in primis). Suoniamo un rock sinfonico di ispirazione nord europea, ma nella formazione del nostro sound concorrono anche influenze del grunge e rock americano, soprattutto nella qualità del calore timbrico. La linea vocale è sia diretta ed espressiva come nello sperimentalismo degli anni '80, sia fluida ed evocativa come nella tradizione della musica celtica. Le atmosfere che vengono create provengono da un gusto per le musiche da film. Le nostre sono tante influenze quanto sono ricchi gli apporti di ognuno dei componenti della band, ma il risultato a nostro avviso risulta coerente e il sound è unitario, e lo è anche tramite la continua presenza dell'orchestrazione, un elemento protagonista e di equilibrio insieme.
Come nasce Upwards?
Upwards ha una storia lunga, vissuta e combattuta. I brani del disco sono nati tutti nello stesso periodo di tempo per mano di Francesco Gozzo, il quale ci stava già lavorando mentre registrava il primo demo della band. Upwards ha dovuto attendere un lungo periodo prima di essere registrato. Il primo passo fondamentale verso questo obiettivo è stato l'incontro con il nostro produttore il quale ci ha guidati nel lungo percorso di pre-produzione e registrazione dell'album. Era poi necessario che completassimo la formazione definitiva e che trovassimo la nostra cantante. Questo è stato tra tutti il processo più lungo. E a volte siamo stati presi dallo sconforto. Poi è arrivata Priscilla Fiazza, che è entrata immediatamente in empatia con noi, con lo spirito del gruppo e del progetto e che ha quindi dato voce sia alla nostra musica che al nostro messaggio.
Le fasi di produzione e post produzione sono state lunghe data la complessità del materiale da registrare e mixare. Le tracce erano davvero moltissime. Ci sono voluti mesi per arrivare alla versione definitiva del mixaggio. Mesi di ricerca, durante i quali siamo riusciti a maturare il nostro sound.
Ha partecipato alla creazione dell'album anche Michele Munari, il nostro tastierista, pur non essendo all'epoca ancora membro ufficiale della band. Con il suo ingresso ci riteniamo adesso al completo e pronti per proporre il nostro album con entusiasmo.
Cosa volete trasmettere con questo album?
Upwards è un concept album e nasce da una riflessione sulle dinamiche che governano la contemporaneità. Il mondo contemporaneo è caratterizzato dall'abbondanza di soluzioni e dalla ricchezza delle possibilità, ma queste stesse potenzialità troppo spesso vibrano nel loro segno negativo, e si traducono in caos, in dispersione, in quanto non abbiamo più, come strumento di vita, il senso della direzione. Upwards significa "verso l'alto", e intende delineare la direzione ideale per percorrere al meglio la propria vita. In alto si trova la luce, che è una luce metaforica in quanto significa illuminazione, chiarezza, guida, positività. I brani si configurano come diverse situazioni di caduta e altrettante soluzioni di risalita, nella conquista del proprio io, se liberato da zavorre e ostacoli personali. Per descrivere questo quadro abbiamo preso spunto da varie fonti (religiose, mitologiche, o appartenenti a miti e tradizioni locali) così da avvalorare la tematica svolta. I brani si possono leggere su almeno tre livelli: il rapporto dell'uomo con se stesso, il rapporto dell'uomo con gli altri (e quindi con la vita nel mondo), il rapporto dell'uomo con la propria spiritualità. Il messaggio testuale si traduce anche in un messaggio sonoro (o viceversa). Con il nostro sound vogliamo dare vita a dei portali che conducano idealmente verso dimensioni metaforiche, simboliche e allegoriche, dove avviene l'incontro con le nostre chiavi armoniche luminose e con la nostra timbrica strumentale e vocale intrisa di calore.
La cosa più divertente o strana che vi è capitata lavorandoci?
I mesi delle registrazioni sono stati mesi di pressione e di tanta concentrazione, ma ci hanno anche regalato i momenti di maggior ilarità di sempre! Anche a mixaggio ultimato siamo spesso tornati in studio, semplicemente per divertirci e ricordare i tratti salienti della nostra esperienza.
Ci sono opere (libri, film,… ) fantasy o fantastiche che vi hanno ispirato?
L'influenza fantasy copre un ruolo quasi fondante per il nostro progetto, in realtà. La composizione musicale è frutto di una iniziale volontà da parte di Francesco Gozzo di accompagnare con esse le sue prime creazioni nel mondo della video art. Le scenografie e trame narrative che caratterizzavano questi lavori iniziali erano fantasy, e di conseguenza le sue prime composizioni musicali erano in massima parte volte a evocare con il suono lo stesso immaginario fantasy. In Upwards i caratteri del fantasy si inseriscono in un contesto più generale di evocazione di dimensioni altre, ora narrative, ora simboliche.
Siamo amanti della narrativa fantasy e della fantascienza. Priscilla è grande fan di Orson Scott Card,(autore del Ciclo di Ender, pubblicato in Italia dalla Nord; n.d.r.). Tutti noi apprezziamo molto Il Signore degli Anelli, sia come libro che come film.
Ora quali progetti futuri?
Abbiamo ora in attivo il nostro album di debutto, due video ufficiali (Lost Words of Forgiveness, con la partecipazione di Fabio Lione dei Rhapsody of Fire e Hollow Earth) e il nostro progetto è quello di promuoverli il più possibile. Questo avverrà tramite la programmazione dei live e collaborazione con i media. Stiamo attualmente lavorando al secondo album, che e' gia' in fase di pre-produzione avanzata. Vi aspettiamo numerosi e saremmo felici di incontrarvi live e sui nostri siti!
Grazie ai Teodasia e un "fantastico" in bocca al upo!
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