Il principe dei fulmini (Prince of Thorns, 2011), in libreria dall’8 marzo, è il romanzo d’esordio del ricercatore scientifico e anche scrittore Mark Lawrence; si tratta del primo titolo di una annunciata trilogia, Broken Empire, che comprende i seguenti titoli:
1. Prince of Thorns (2011) - Il principe dei fulmini
2. King of Thorns (2012) - nelle librerie UK ad agosto 2012
3. senza titolo
Il protagonista è Jorg, un ragazzo che vive in un mondo duro, brutale, da incubo: Non ha nemmeno quindici anni ma è già a capo di una feroce banda di fuorilegge che attacca villaggi e chi resiste viene ucciso senza pietà. Jorg ha un'idea ben precisa in mente: quando compirà quindici anni diventerà re e a compiere quella età manca molto poco.
Jorg non è stato sempre un bandito, lo è diventato per necessità, il suo nome completo è Honorius Jorg Ancrath e fino all’età di otto anni era un principe, poi ha visto con i suoi occhi l’uccisione brutale della madre e del fratello; da quel momento la sua unica legge è stata quella del più crudele e del più forte.
Il giorno dell'omicidio della sua famiglia riuscì a salvarsi fortunosamente, nascondendosi in mezzo a un intrico di rovi, ferendosi con le spine, ma molte ferite rimarranno nel suo animo. Decide di unirsi a un gruppo di mercenari e in poco tempo ne diventa il capo. Vuole vendicarsi contro il mandante degli omicidi, in più vuole affrontare anche suo padre, che ora si è risposato.
Ci vuol poco per capire che Jorg non è un eroe duro e puro, ma è un criminale, un bugiardo, uno stupratore e molto ancora. E questa è una caratteristica del romanzo, un fantasy duro, crudele che colpisce il lettore in maniera particolare e forse a qualcuno potrà anche non piacere, ma Jorg ha subito troppi soprusi e il suo pensiero principale è la vendetta e se sarà una vendetta crudele meglio ancora.
Il principe dei fulmini è un romanzo fantasy che racconta una storia di sangue e tradimenti, di magia e fratellanza.
Un estratto
Corvi! Sempre i corvi. Si erano posati sul timpano della chiesa prima ancora che i feriti diventassero morti. Prima ancora che Rike avesse finito di tagliare via dalle mani le dita, e da quelle gli anelli. Io mi appoggiai al patibolo e annuii agli uccelli; ce n’erano una dozzina a formare una fila nera, e osservavano con occhi attenti. La piazza del villaggio divenne rossa. Sangue nei rivoli di scolo, sangue sulle pietre, sangue nella fontana. I corpi adagiati nelle posizioni tipiche dei cadaveri. Alcuni dall’aria comica, mentre tendevano al cielo le mani prive di dita, altri sereni, raggomitolati sulle loro ferite. Le mosche si levavano attorno ai feriti mentre arrancavano di qua e di là, alcuni alla cieca, altri furtivamente, traditi dallo sciame ronzante. «Acqua! Acqua!» È sempre l’acqua che chiede chi sta morendo. Strano, a me è uccidere che mette sete…"
La quarta di copertina
A otto anni ha visto uccidere la madre e il fratello. A tredici guidava una banda di fuorilegge assetati di sangue. Ora che ne ha quindici è intenzionato a diventare re…
In un mondo da incubo, in cui la violenza è all’ordine del giorno e l’unica legge possibile è quella del più forte, il principe Honorius Jorg Ancrath ha coltivato la propria ira e meditato vendetta, fuggendo dal palazzo reale e diventando il capo di una spietata banda di fuorilegge. Nella sua vita non c’è più spazio per la paura: quando non si ha niente da perdere, la morte non è altro che la fine del gioco. Dopo anni di incursioni e razzie nei villaggi del regno, per Jorg è finalmente giunto il momento di tornare al castello di suo padre e riprendere possesso di ciò che gli spetta di diritto. Ma ora che è un ragazzo senza passato, ritagliarsi un futuro può rivelarsi più difficile e doloroso del previsto. Per chiudere una volta per tutte i conti con gli orrori della sua infanzia, il principe dei fulmini dovrà sconfiggere una schiera di oscuri nemici i cui poteri superano ogni immaginazione…
L'autore
Mark Lawrence è ricercatore scientifico e si occupa principalmente di intelligenza artificiale. Vive in Inghilterra. Il principe dei fulmini, che inaugura una trilogia, è il suo primo romanzo.
Per saperne di più visitate il sito: www.princeofthorns.com
Mark Lawrence, Il principe dei fulmini (Prince of Thorns, 2011)
Traduzione Leonardo Leonardi
Newton Compton editori, collana Vertigo 92, pagg. 347, € 9,90
ISBN 978-88-541-3628-1
4 commenti
Aggiungi un commentoCome spesso accade in Italia, il titolo dato al libro tradotto discosta da quello originale, quando alle volte, come in questo caso, non c'entra proprio nulla: Prince of Thorns significa Il Principe delle Spine.
La traduzione alla lettera è così riprovevole? Si ritiene che fulmine attira di più di spina? Oppure si ritiene che si può storpiare liberamente perché tanto è fantasy e non se ne accorge nessuno, dato che i lettori del genere sono considerati di bassa categoria?
Più professionalità: a mancare di rispetto alla gente poi la si paga.
Concordo con te MT, e io con copertina e titolo diverso non avevo capito che libro era..
Comunque l'ho ordinato e mi dovrebbe arrivare domani..
Devo dire che questo romanzo mi ha convinto poco. Le ragioni principali, che non imputo alla narrazione in prima persona in quanto tale, sono state: l'introspezione del protagonista, Jorg, si è rivelata troppo invasiva per i miei gusti, tale da far sparire dalla scena i comprimari rendendoli caratterialmente inesistenti, praticamente invisibili, e finendo inoltre per strozzare l'azione, spesso raccontata e poco mostrata, soprattutto nelle situazioni di svolta. Lawrence inoltre decide di far pensare, parlare e agire Jorg - che qui ha 14 anni - come solo un uomo di consumata esperienza (se non di più) può permettersi. Poco credibile, in più di una occasione.
Resta un romanzo scorrevole, ma non basta, non a me per lo meno; anche la parte fantastica è abbastanza piatta, tranne l'accenno ad una certa situazione che qui, ahimè, non viene affrontata.
Ora sto leggendo il secondo volume, Il Re dei fulmini, e miglioramenti ce ne sono stati. Resta la parte di introspezione, ma almeno è diluita con una maggiore azione su più fronti, vivacizzando la storia.
Vedremo se val la pena di arrivare a leggere anche il terzo.
Dopo aver terminato il secondo volume "Il Re dei fulmini", e rispetto al mio precedente commento riferito al primo, devo dire di aver riconsiderato il giudizio sull'autore.
Sebbene la parte introspettiva del protagonista resti comunque una costante, Lawrence è riuscito a riscattarsi dalla sensazione claustrofobica 'ammazza tutto' imposta dal suo protagonista — protagonista che mantiene comunque un'accentuata dicotomia tra pensiero e azione, forse un po' sbilanciata, ma non mi è chiaro se sia voluta o meno.
Ha arricchito le scene dando più voce agli altri personaggi, ha allargato gli spazi in cui si svolgono le vicende e movimentato l'azione, che nel primo restavano circoscritte a pochi eventi. Ha aumentato la parte fantastica: alla magia del suo presente medievaleggiante affianca un disegno di passato postatomico accennato qui e là, ancora da scoprire, ma che lascia intuire il ruolo fondamentale che la Scienza ha avuto.
Inoltre, e a mio modo di vedere ancora più importante, Lawrence ha affinato il suo stile, che da esile seppur diretto che era si è fatto acuto e affilato nella maggior parte delle occasioni, ci ha messo più capacità di calamitare attenzione, osa di più.
Ecco, se dovessi riconoscergli un eccesso, almeno in questo secondo volume — al di là della violenza di cui fa largo uso, che a me non disturba —, direi le ellissi temporali, che a volte si accavallano tra di loro generando un senso di smarrimento, ellissi che comunque non sottraggono pathos alla lettura.
C'è qualcun altro tra di voi che ha letto Lawrence? Io intanto passo al terzo e ultimo volume.
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