Eric O'Grady è una giovane recluta dello SHIELD, un soldato semplice che lavora in uno dei livelli più elementari della complessa struttura spionistica diretta dal leggendario Nick Fury. Si è trovato a occupare questo ruolo quasi per caso, senza passione né grandi prospettive. Le sue giornate di agente trascorrono tra scartoffie e partite di poker con i colleghi, oppure correndo dietro alle ragazze, poco importa se pestando i piedi a ingombranti fidanzati. Un giorno, però, O'Grady si trova casualmente a indossare la nuova tuta progettata da Henry Pym, l'originale Ant-Man, e la sua vita impazzisce all'improvviso. Non è nato un nuovo supereroe, ma un fuggiasco impacciato e pasticcione, convinto di poter usare la tecnologia in suo possesso solo per togliersi alcuni, stuzzicanti sfizi...
Arriva infine in Italia la miniserie dedicata a L'incorregibile Ant-Man, firmata da Robert Kirkman (The Walking Dead, Invincible) tra il 2006 e il 2007, e che fa finalmente luce sulla genesi di un personaggio che i lettori italiani hanno cominciato a conoscere sulle pagine prima di Vendicatori – L'Iniziativa e successivamente su Vendicatori Segreti. Il nuovo Ant-Man non ha, infatti, niente a che vedere con i suoi predecessori, e si presenta come una divertente variazione nell'ordinaria epica Marvel, in grado – grazie alla verve del lanciatissimo Kirkman – di offrire qualcosa di fresco e differente nel consueto panorama supereroistico.
Una lettura leggera, ma decisamente consigliabile in mezzo al marasma commerciale, spesso di qualità inferiore alla media, che al momento affligge un po' tutte le serie Marvel. Un protagonista fuori dagli schemi proprio perché cialtrone più che cattivo (novità da non sottovalutare), e un racconto imprevedibile in quanto inusuale in un contesto, come quello supereroistico, solitamente gravato da troppi cliché.
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