Come abbiamo ripetuto più volte, per il numero 5 della nostra rivista Effemme, abbiamo bandito una selezione di racconti fantastici. Il tema, scelto dal nostro forum da un elenco proposto dalla redazione era: La nascita di un mondo nuovo.
Rompiamo gli indugi annunciandovi che a vincere la seconda edizione della selezione è stato il racconto Ibrido, scritto da Elisa Emiliani.
Altri due racconti sono finalisti: secondo classificato è I Custodi delle Nuvole, di Irene Vanni; terzo è Il meridiano del sole e della pioggia, di Laura Schirru.
Il racconto vincitore sarà pubblicato sul prossimo numero della rivista, che vi presenteremo a breve. I finalisti appariranno prossimamente su queste pagine.
Il tema della sezione monografica del numero sarà I mondi fantastici.
Il racconto straniero si chiama Catastrofe Innaturale, scritto da Kristine Kathryn Rusch, autrice che la nostra casa editrice vi ha proposto nella collana Odissea Fantascienza, con il romanzo Il recupero dell'Apollo 8.
La copertina sarà di Franco Brambilla, illustratore di tantissime copertine di Urania.
A breve avremo il piacere di mostrarvela, insieme al sommario completo del numero.
Nel frattempo rinnoviamo i complimenti a vincitrici e finaliste, e ringraziamo tutti i concorrenti dell'edizione, veramente molto agguerriti. La competizione è stata intensa e l'esito per nulla scontato.
Ricordiamo a tutti che la nostra mail redazione@fantasymagazine.it, anche fuori da eventuali selezioni, è sempre pronta per ricevere racconti da valutare.
3 commenti
Aggiungi un commentoArrivo in pauroso ritardo, comunque arrivo Complimenti alla vincitrice! Ehi, tutte donne?
http://irenevanni.blogspot.it/2012/05/secondo-posto-alla-selezione-effemme.html
Ci rifaremo... A parte gli scherzi... Complimenti...
Ho letto il racconto vincitore: ben architettato e scritto, ha saputo creare la giusta atmosfera. L'unica cosa che non mi ha convinto del tutto è stato il finale, non all'altezza dell'attesa creata fino a quel momento. Forse dovrò rileggerlo, ma come la protagonista, anch'io continuo a ignorare quello che dovrebbe essere il punto focale del racconto; non so se è stata una scelta dell'autrice o è dovuto ai limiti di lunghezza imposti dal concorso, ma la parte finale avrebbe richiesto un modo diverso d'essere posto, così appare poco chiaro.
EDIT. A una seconda lettura la sensazione avuta la prima volta rimane, facendomi anzi scendere l'apprezzamento anche per le parti che mi erano piaciute.
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