Casa produttrice: Bioware
Console: PC, PS3, XBOX 360
Uscita: Novembre 2011
Genere: ACTION RPG
Distribuzione: Electronic Arts
Voto 3/5
Questo secondo capitolo della serie narra una storia parallela a quella del primo episodio. Vestiremo i panni di un sopravvissuto del Ferelden, scampato al Flagello con la sua famiglia, in viaggio verso la città di Kirkwall, dove dovrà rifarsi una vita.
Durante la sua scalata verso il prestigio sociale il nostro eroe dovrà vedersela con i gravi problemi che affliggono la città-stato che lo ospita, come la presenza di una legione di Qunari e la perenne lotta tra il Circolo dei Maghi e i Templari incaricati di sorvegliarli. Dopo un anno come brigante o mercenario, la discesa nelle Vie Profonde è irrinunciabile. Fra tradimenti, fughe mirabolanti e colpi di scena, il protagonista diventerà un eroe in grado di affrontare demoni e mostri animati dalla follia.
Le decisioni del giocatore influenzeranno la dinamica di gioco, sia riguardo alla morte di alcuni personaggi rispetto ad altri, sia riguardo al futuro della città di Kirkwall nell’eterna lotta tra Maghi e Templari.
Dal punto di vista grafico questo titolo è stato estremamente curato rispetto al suo predecessore in ogni ambito: dall’ambiente ai personaggi, dall’animazione delle abilità all’aspetto dei nemici. Purtroppo però c’è stata una discreta perdita di variabilità, i PNG che popolano il mondo sono sempre gli stessi e, nonostante nel gioco si visitino molte aree, i modelli di schema sono ripetitivi e usati per più di una locazione (per esempio tutte le grotte in cui entra il protagonista sono uguali).
Il gameplay è veloce e intuitivo, oltre che curato e divertente. In questo episodio il giocatore può vestire i panni di tre classi (guerriero-mago-ladro), ognuna appagante e semplice da ottimizzare, grazie anche al grande numero di compagni assoldabili durante l’avventura. Questi compagni danno vita a interessanti dialoghi con il protagonista, che spesso sfociano in missioni secondarie, e a conversazioni durante le fasi esplorative che conferiscono veridicità e spessore ai personaggi stessi.
Le musiche sono coinvolgenti e ben si adattano all’ambiente esplorato oltre che alla situazione contingente.
Dragon Age 2 è un degno successore del primo episodio, anche se ha assunto le vesti di un videogioco d’azione oltre che di un RPG. L’ambientazione è interessante e offre numerosi spunti, raccolti dai due romanzi a essa ispirati, entrambi pubblicati dalla Multiplayer Edizioni, romanzi che rievocano le tinte fosche di questo mondo in cui magia e violenza si intrecciano senza requie.
Dragon Age 2
Immagini dal videgioco della Bioware.
1 commenti
Aggiungi un commentoIo a Dragon Age 2 ci ho giocato. Mi spiace, ma non è così: è un monnezzaio di gioco, i programmatori dovevano essere gli editor di Allibis perché fa acqua (di fogna) da tutte le parti...
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