Qualche giorno fa è stato diffuso l’elenco dei finalisti al Premio Hugo, il più antico e prestigioso premio dedicato al fantastico. Il premio, assegnato fin dal 1955 dai partecipanti alla World Science Fiction Convention (o Worldcon), è sempre stato orientato maggiormente verso la fantascienza, ma anche la fantasy trova modo di farsi notare. Se, per esempio, il romanzo vincitore dell’edizione 2001 è stato Harry Potter e il calice di fuoco di J.K. Rowling, che ha battuto fra gli altri anche A Storm of Swords di George R.R. Martin, ecco che proprio quest’anno Martin potrebbe conquistare l’ambito trofeo.
George lo ha già quattro volte, ma sempre con opere brevi: Canzone per Lya nel 1975, Re della sabbia e La via della croce e del drago nel 1980 e Sangue di drago nel 1997. Ora ci riprova con una della sue opere più lunghe e certamente la più sofferta: A Dance with Dragons. A contendergli il premio saranno Jo Walton con Among Others, Mira Grant con Deadline, China Miéville con Embassytown e James S.A. Corey con Leviathan Wakes.
Per Jo Walton, autrice al momento inedita in Italia, si tratta della prima nomination in una carriera iniziata nel 2000 con il romanzo The King’s Prize.
Secondo tentativo invece per Mira Grant, già finalista lo scorso anno con Feed, primo volume della serie Newsflesh. La serie prosegue proprio con questo Deadline e con Blackout, appena giunto nelle librerie americane. La Grant è in finale anche nella categoria per il miglior romanzo breve con Countdown.
È del 2010 l’unico – almeno per il momento – successo di China Miéville al premio Hugo, con La città e la città.
La lista si conclude con Corey, nome che in realtà è uno pseudonimo dietro al quale si nascondono due scrittori che proprio Martin conosce bene, Daniel Abraham e Ty Franck.
Abraham è uno degli storici collaboratori delle Wild Cards, serie antologica curata da Martin, ha firmato con lui e con Gardner R. Dozois il romanzo Fuga impossibile, ha pubblicato – fra le altre cose – la tetralogia The Long Price Quartet (il cui primo volume La città dei poeti è arrivato anche in Italia) e ha scritto la sceneggiatura dell’adattamento a fumetti di A Game of Thrones, primo romanzo delle Cronache del ghiaccio e del fuoco.
Ty Franck è da anni assistente di Martin. Il secondo volume della loro serie, Caliban’s War, è previsto per il mese di giugno.
Fra i finalisti nelle altre categorie notiamo in quella per i romanzi brevi il nome di Catherynne M. Valente, di cui un altro romanzo, La bambina che fece il giro di Fairyland per salvare la fantasia è arrivato nelle nostre librerie proprio in questi giorni.
Brandon Sanderson è ancora una volta finalista nella categoria "miglior libro sull'argomento" con la sesta stagione delle sue Writing Escuses.
Nel miglior film o serie televisiva si ripropone, fuori dalla narrativa, un duello fra Martin e Rowling. La prima stagione di Game of Thrones, firmata da David Benioff e D.B. Weiss, se la vedrà, fra gli altri, con la seconda parte di Harry Potter e i doni della morte, sceneggiato da Steve Kloves e diretto da David Yates. Gli altri finalisti sono Captain America: The First Avanger, sceneggiato da Christopher Markus e Stephan McFeely e diretto da Joe Johnston, Hugo, sceneggiato da John Logan e diretto da Martin Scorsese e Source Code, sceneggiato da Ben Ripley e diretto da Duncan Jones.
Fra i migliori editor di romanzi troviamo due donne fondamentali nel far pubblicare due dei romanzi fantasy più attesi di sempre: Anne Groell, editor di Martin, e Betsy Wollheim, editor di Patrick Rothfuss e del suo La paura del saggio.
Infine per il miglior artista la scelta sarà fra Dan dos Santos, Bob Eggleton, Michael Kormack, Stephan Martiniere e John Picacio, quest'ultimo autore, fra l'altro, del calendario del 2012 ispirato alle Cronache del ghiaccio e del fuoco.
I premi saranno assegnati nel corso della convention che si terrà a Chicago fra il 30 agosto e il 3 settembre 2012. Il cerimoniere sarà John Scalzi, finalista nella categoria Miglior racconto breve con Shadow War of the Night Dragons: Book One: The Dead City: Prologue. Scalzi è anche autore del romanzo di fantascienza Morire per vivere, pubblicato in Italia all’inizio di quest’anno.
Di seguito i finalisti nelle categorie principali:
Miglior romanzo
Among Others, Jo Walton;
A Dance With Dragons, George R. R. Martin;
Deadline, Mira Grant;
Embassytown, China Miéville;
Leviathan Wakes, James S. A. Corey.
Miglior romanzo breve
Countdown, Mira Grant;
The Ice Owl, Carolyn Ives Gilman;
Kiss Me Twice, Mary Robinette Kowal;
The Man Who Bridged the Mist, Kij Johnson;
The Man Who Ended History: A Documentary, Ken Liu;
Silently and Very Fast, Catherynne M. Valente.
Miglior racconto lungo
The Copenhagen Interpretation, Paul Cornell;
Fields of Gold, Rachel Swirsky;
Ray of Light, Brad R. Torgersen;
Six Months, Three Days, Charlie Jane Anders;
What We Found, Geoff Ryman.
Miglior racconto breve
The Cartographer Wasps and the Anarchist Bees, E. Lily Yu;
The Homecoming, Mike Resnick;
Movement, Nancy Fulda;
The Paper Menagerie, Ken Liu;
Shadow War of the Night Dragons: Book One: The Dead City: Prologue, John Scalzi.
Miglior libro sull'argomento
The Encyclopedia of Science Fiction, Third Edition, edited by John Clute, David Langford, Peter Nicholls, and Graham Sleight;
Jar Jar Binks Must Die…and other Observations about Science Fiction Movies, Daniel M. Kimmel;
The Steampunk Bible: An Illustrated Guide to the World of Imaginary Airships, Corsets and Goggles, Mad Scientists, and Strange Literature, Jeff VanderMeer and S. J. Chambers;
Wicked Girls (CD), Seanan McGuire;
Writing Excuses, Season 6 (podcast series), Brandon Sanderson, Dan Wells, Howard Tayler, Mary Robinette Kowal, and Jordan Sanderson.
Migliore graphic novel
Digger, di Ursula Vernon;
Fables Vol 15: Rose Red, di Bill Willingham and Mark Buckingham;
Locke & Key Volume 4: Keys To The Kingdom, scritto da Joe Hill, illustrato da Gabriel Rodriguez;
Schlock Mercenary: Force Multiplication, scritto e illustrato da Howard Tayler, colori di Travis Walton;
The Unwritten (Volume 4): Leviathan, creato da Mike Carey e Peter Gross, scritto da Mike Carey, illustrato da Peter Gross.
Miglior rappresentazione drammatica (forma lunga)
Captain America: The First Avenger, sceneggiatura di Christopher Markus e Stephan McFeely; diretto da Joe Johnston (Marvel);
Game of Thrones (Season 1), creata da David Benioff and D. B. Weiss; scritta da David Benioff, D. B. Weiss, Bryan Cogman, Jane Espenson, e George R. R. Martin; diretta da Brian Kirk, Daniel Minahan, Tim van Patten, e Alan Taylor;
Harry Potter e I doni della morte. Parte 2, sceneggiatura di Steve Kloves; diretto da David Yates;
Hugo, sceneggiatura di John Logan; diretto da Martin Scorsese;
Source Code, sceneggiatura di Ben Ripley; diretto da Duncan Jones.
Miglior rappresentazione drammatica (forma breve)
Doctor Who, “The Doctor’s Wife”, scritto da Neil Gaiman; diretto da Richard Clark;
The Drink Tank’s Hugo Acceptance Speech, Christopher J Garcia e James Bacon;
Doctor Who, “The Girl Who Waited”, scritto da Tom MacRae; diretto da Nick Hurran;
Doctor Who, “A Good Man Goes to War”, scritto da Steven Moffat; diretto da Peter Hoar;
Community, “Remedial Chaos Theory”, scritto da Dan Harmon e Chris McKenna; diretted da Jeff Melman.
Miglior editor professionista
Lou Anders;
Liz Gorinsky;
Anne Lesley Groell;
Patrick Nielsen Hayden;
Betsy Wollheim.
Miglior artista professionista
Dan dos Santos;
Bob Eggleton;
Michael Komarck;
Stephan Martiniere;
John Picacio.
L’elenco completo dei finalisti: www.thehugoawards.org/hugo-history/2012-hugo-awards/
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