Un colosso in pietra calcarea di circa 13 metri di altezza e 700 tonnellate di peso, rappresentante il faraone Ramses II, è stato riportato alla luce nella città di Akhmim, vicino Sohag, nell’alto Egitto, 100 km a nord di Luxor.
La statua del faraone è tra le più imponenti finora rinvenute. Il faraone appare seduto su un trono in pietra, interamente ricoperto di geroglifici, ai cui lati si ergono le statue di due figure femminili: le principesse Merit Amun e Bint-Anath, figlie del “faraone trionfante”. Nel ’91 un grande cimitero a ridosso del sito impedì l’inizio degli scavi. Non è escluso che ad Akhmim ci possa essere un’altra grande statua e il tempio di Min.
Quella del faraone più famoso d’Egitto è una vita a metà tra realtà e leggenda. Fu sovrano potente, guerriero indomito, padre affettuoso e costruttore instancabile. Ramses II che governò per sessantasette anni (dal 1279 al 1213 a.C.), e si meritò la fama di cui gode ancora oggi. Temuto dai nemici, amato dal popolo (che sotto il suo regno visse nella prosperità e nel benessere), protetto dagli dei, Ramses ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'umanità. Il mistero di Ramses comincia con la sua data di nascita. Si sa che fu intorno al 1290 a.C., a Menfi. Suo padre, il faraone Sethi I, aveva preso come "Grande Sposa Reale" Tuya, figlia di uno dei più valorosi generali del suo esercito. Tuya e Sethi I ebbero quattro figli, due maschi e due femmine. Il primogenito morì però in tenera età, lasciando libera la strada all'ascesa al trono di Ramses. Una scuola, quella "da faraone", che cominciò in tenera età: a dieci anni già ricopriva una carica di comando nell'esercito, a quattordici il padre lo conduceva con sé in battaglia, per assicurarsi che il giovane diventasse un sovrano capace e coraggioso. Ramses non impiegò molto a imparare la conquista militare e l'edificazione. Riuscì bene sia come conquistatore sia come costruttore, tanto che non c'è luogo dell'Egitto che non rechi traccia della sua opera. Quando il padre morì Ramses aveva circa 25 anni. La sua vita famigliare fu sopra le righe: due Grandi Spose Reali, Nefertari e Isisnofret un numero imprecisato di spose minori e concubine e almeno cento figli. Ma Ramses dovette scegliere più volte il candidato alla successione. Non per "inghippi di corte" ma perché arrivò a oltre 80 anni (quando la vita media era di circa la metà) e molti dei suoi figli non gli sopravvissero. Il suo successore fu Merenptah, il tredicesimo della lista, che salì al trono solo a 60 anni. Quando Ramses morì aveva raggiunto il suo scopo: per il popolo era una leggenda.
9 commenti
Aggiungi un commentoVedere quella statua dal vivo deve togliere il fiato dall'emozione...la civiltà egizia mi ha sempre affascinato incredibilmente (i romanzi di Jacq sicuramente vi hanno contribuito ).
è incredibile pensare cosa e quanto sono riusciti a fare in campo architettonico e non solo : a partire dalle piramidi :
sì sì... ogni tanto sfoglio qualche bel librone fotografico sull'Egitto e sbavo, oh come sbavo... che civiltà affascinante...
Rita
Sbaveresti meno a vedere dal vivo! Sofferto insofferenza per ogni secondo che ero laggiù!
Cmq l'egitto è un paese problematico ad andarci da soli e d'altronde con viaggi organizzati devi subire cose come 'visita di 10 minuti alle piramidi e subito dopo un'ora e mezza di sequestro di persona nel bazaar con cui il tour operator ha stretto un accordo per portargli clienti'.
Personalmente mi sono emozionato di più a vedere affiorare dal Nilo per mezzo secondo un coccodrillo che correva parallelo alla barca da crociera che per la vista delle piramidi!
in effetti credo che farci un viaggio sarebbe tutta un'altra cosa, anche un po una delusione.uno è abituato al lerrgere romanzi ambientati nel 3000a.C. e a vedere ricostruzioni al computer delle piramidi,poi quando va li trova un deserto. rimangono le testimonianze,ma quella civiltà affascinante ormai è andata.
credo che ci voglia una grande concentrazione per trovare l'atmosfera giusta,e di sicuro non la trovi in un sito turistico come luxor.
non sono mai stata in egitto, ma mi piacerebbe andarci...
mi stupisco sempre a pensare come abbiano potuto realizzare piramidi e statue così grandi (e la statua ritrovata di Ramses II ne è la prova)...
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