Sì, Alessandro Conti d'ora in poi sarà il cantante esclusivo dei Rhapsody, un membro permanente. Ovviamente continuerà a suonare anche con gli altri membri dei Trick or Treat, da sempre suoi grandi amici. Per quanto riguarda la scelta, è stato Fabio Lione a consigliarmelo. L'estate scorsa (faccio presente che a quel tempo non si era ancora deciso di andare avanti con due band e due nomi distinti) mi avevano proposto di fare un progetto musicale in stile Avantasia, con più cantanti. Avevo tante altre idee, a dire il vero; non sapevo che avrei continuato a suonare come LT Rhapsody. Stavo cercando per l'occasione un cantante che potesse stimolarmi dal punto di vista artistico e creativo. E Fabio, appunto, mi indicò Alessandro. Mi disse che mi sarebbe senz'altro piaciuto, per una tecnica vocale incredibile, tanto simile a Michael Kiske degli Helloween dei tempi migliori. Pochi cantanti raggiungono una tonalità del genere, davvero. Ho subito riconosciuto il talento di Alessandro e ho scoperto anche le sue doti di cantante lirico, con un timbro davvero inusuale per chi riesce a spingersi verso tonalità così alte. Gli avevo chiesto di cantarmi brani di vario genere, dal metal al pop, dal rock ai brani italiani di Albano. Così alla fine l'ho ritenuto perfetto per una nuova collaborazione e ho abbandonato questa sorta di “Avantasia Contest”. Quando decidemmo di andare avanti come LT Rhapsody, ricordo di avergli detto al telefono: “Sei il nuovo cantante dei Rhapsody”.
Ne è stato felicissimo.
Veniamo ora alla domanda di un vostro affezionatissimo fan (Alessio Seghedoni): tramite le tue passate interviste, avendo terminato le precedenti saghe, hai dichiarato di avere più libertà per comporre musica ed esprimerti. Stai pensando a qualcosa di simile alla Emerald Sword Saga per il futuro?
Sì e no. Mi spiego: parlando di composizioni epiche, in questo album c'è una canzone che si rifà al ciclo arturiano di Excalibur, sempre nello stile di sempre, però i brani saranno molto vari. In The Ascending to Infinity c'è una mini saga di quattro canzoni, composta da Quantum X, Ascending to Infinity, Dark Fate of Atlantis e Of Michael The Archangel And Lucifer's Fall. Si parlerà anche di fantascienza, di multiversi, il tutto misto a elementi religiosi, a enigmi del passato e ai misteri degli angeli. Per esempio con Excalibur parlo proprio del valore spirituale attribuitole nel corso delle epoche dagli uomini, argomenti non molto dissimili da quanto volevo trasmettere con la Emerald Sword Saga, interpretabile attraverso numerosissime chiavi di lettura. Non solo come una storia eroic fantasy, quindi, ma anche come un intreccio di valori simbolici e interpretativi varianti da persona a persona, con tutti gli elementi tipici del linguaggio spirituale. Questa è stata la mia grande difficoltà nel comporla: non certo perdere le notti per scrivere la narrazione della saga, piuttosto inserirvi tante sfumature di significato spirituale. Adesso che è terminato questo ciclo enorme e complesso, durato ben quindici anni, ciascuno può mettersi ad ascoltarlo con calma, dal primo all'ultimo cd nell'ordine che abbiamo predisposto, allo stesso modo della Trilogia del Signore degli Anelli, per fare un paragone.
Ritieni di avere raggiunto qualche traguardo in particolare?
Quando si supera la fase più dura della vita di un uomo, con i vari problemi quotidiani (il conto in banca, le aspirazioni della vita, ecc.), e sai che gli anni che ti restano da vivere sono inferiori a quelli raggiunti finora, allora comprendi l'importanza dell'essere artista e capisci che la vera cosa che conta non sono i soldi, ma il trasmettere un messaggio alla gente, l'emanare energia positiva agli altri. E noi Rhapsody, fortunatamente, anche quando avevamo vent'anni eravamo già diversi da molti gruppi del tempo: anziché andare a divertirci nelle discoteche, restavamo a casa tra le scartoffie a studiare, nel mio caso soprattutto per strutturare la saga. Per questo mi sono sempre considerato un po' alieno rispetto agli altri. Ho mille difetti, lo so, ma non ho mai sentito nessun richiamo verso gli eccessi della vita. Sono sempre stato coerente con me stesso e con i messaggi che ho voluto diffondere, per cui chiunque può frugare con avidità nei miei armadi e non troverà niente. Qualche osso qua e là, forse! Magari di drago!
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