L'ospedale pediatrico di Great Ormond Street, Londra, cui James Barrie lasciò i diritti della commedia teatrale di Peter Pan, sta cercano uno scrittore che ne scriva il sequel. La ragione è duplice: l'ospedale intende, da un lato, celebrare degnamente l'anniversario del proprio centenario e, dall'altro, continuare ad avere i mezzi per acquistare le sofisticate apparecchiature che servono a curare i bambini ricoverati.
All'uopo, l'ospedale ha offerto l'incarico a vari nomi del firmamento letterario attuale, fra cui David Pullman - che ha declinato, esprimendo forte dissenso artistico per l'iniziativa - e Joanne Rowling, la quale ha comunicato il proprio rifiuto tramite un portavoce, in quanto, al momento, "troppo presa a scrivere per commentare". I motivi di tale rifiuto sono semplici: la scrittrice è già troppo impegnata a terminare la serie di Harry Potter per dedicarsi ad altro.
Ma l'ospedale (che ha necessariamente una visione più pratica e meno artistica di Pullman sulle motivazioni che possono spingere uno scrittore a scrivere), non si è dato per vinto di fronte ai due illustri e diversamente motivati rifiuti, e ha invitato gli agenti letterari di ogni nazione a proporre, entro il 31 gennaio 2005, uno o due autori da loro rappresentati, unitamente a una sinossi e a un capitolo campione.
La giuria sarà presieduta dal produttore del film che ne verrà tratto, Lord Puttnam. Il vincitore sarà scelto in primavera e pubblicato in autunno.
Per maggiori info, se qualche scrittore italiano volesse provarci:
Ruth Cairns o Dotti Irving al Colman Getty PR
Middlesex House, 34-42 Cleveland Street, London W1T 4JE
Tel: 020 7631 2666 Fax: 020 7631 2699
Email: ruth@colmangettypr.co.uk
o Great Ormond Street Press Office tel 020 7829 8671
17 commenti
Aggiungi un commentoNOOO!!!
Per l'amor del cielo, non storie scritte da bambini, nè tanto meno SUI bambini... orrore... anche per beneficenza, non comprerei mai un libro horror del genere, ho due figli io, e non dormirei la notte...
Solo una serie di libri con l'unico legame di essere racconti donati all'ospedale.
Rita
Idem... per il 50 % delle tue ragioni!
Secondo me ha rifiutato perchè è una persona che pensa bene, peter pan è un libro a se, vogliono un seguito per la solita storia: voglio dei soldi sicuri e l'accoppiata scrittrice di successo + storia di successo di sicuro non sarebbe stato un flop!!
sono d'accordo con Artu
guardate che c'è un motivo per cui si vuole fare il seguito del libro, e la notizia lo dice chiaramente; l'ospedale ha bisogno dei soldi dei diritti. Speculazioni economiche di questo tipo mi van più che bene.
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