Cold Rock è una cittadina mineraria, dispersa in mezzo alle foreste. Alla chiusura della miniera, l'unica fonte di reddito degli abitanti scompare, e molti lasciano le loro case per trasferirsi in cerca di fortuna. Per chi resta, oltre alla desolazione cresce l'incubo causato dalla sparizione di ben 18 bambini piccoli, che vengono misteriosamente rapiti. Non si sa da chi, non si sa perché, si sa solo che spariscono e non vengono più ritrovati.
Qualcuno dice di aver visto un uomo alto portarli via (The tall man del titolo originale), ma non tutti credono a quella specie di mostro misterioso.
La protagonista, Julia Denning (Jessica Biel), sembra non aver tempo per le chiacchiere sull'uomo che rapisce i bambini, dato che fa l'infermiera, ed è rimasta sola ad occuparsi della salute dei superstiti abitanti di Cold Rock, da quando suo marito, che era il medico del paese, non c'è più.
Nonostante tutto cerca di avere una vita tranquilla, fino a quando, una notte, qualcuno le rapisce il bambino dalla sua cameretta – qualcuno che lei vede e insegue, e con cui lotta per riprendere il piccolo David.
É un'alta figura vestita di nero, il mostro di cui tutti parlavano. Forse.
Perché a Cold Rock l'apparenza inganna più che mai, e chi sembrava un mostro forse non lo è, o forse si.
Ma se non altro, non spariranno più bambini – forse.
E solo la piccola Jenny aveva capito tutto fin dall'inizio.
Scritto e diretto da Pascal Laugier, regista del discusso (e IMHO molto discutibile) Martyrs, un nuovo film destinato anch'esso far discutere, ma dall'impeccabile suspence, e dai sorprendenti colpi di scena. Ottime anche le prove degli attori, tra cui spiccano, oltre alla protagonista Jessica Biel (nella parte di Julia Denning), anche Colleen Wheeler (la signora Johnson) e la giovanissima Jodelle Ferland (Jenny – già apparsa in Twilight Saga: Eclipse).
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