Il quarto episodio della saga di Indiana Jones si farà, è certo, ma questo e poco più è tutto quello che ci è dato sapere. Anche John Rhys Davies, che ha interpretato il fido Sallah nel primo e nel terzo episodio, e che è ora universalmente noto come Gimli il Nano, non si è troppo sbilanciato sull’argomento limitandosi a dire, in un’intervista al Daily Telegraph, di aver sentito al telefono Steven Spielberg sull’eventualità di riprendere il suo ruolo, di aver accettato e di presagire “qualcosa di veramente grande" (sfidiamo qualsiasi intervistato a dire il contrario).

La solita storia: anche secondo le dichiarazioni dell’attore, pare che il ritardo nella realizzazione sia dovuto alle perplessità del produttore George Lucas sul copione; certo lo slittamento di un anno la dice lunga sulla natura di tali perplessità.

Sallah, quindi, ci sarà, e in qualche scena rivedremo papà Jones, l’inossidabile Sean Connery che, restando in campo archeologico, ci sembra invecchiato meglio di Harrison Ford, il quale ha comunque vera necessità di staccare la frusta dal chiodo, considerando i suoi ultimi insuccessi. Sembra che l’azione avrà luogo, magari proprio per evitare a Ford ringiovanimenti sospetti o lunghe e penose sedute in sala trucco, nei primi anni cinquanta.

Al film dovrebbero partecipare con dei cameo tutte le ex Indy Girls , ma il condizionale è nuovamente d’obbligo in quanto Kate Capshaw, attuale signora Spielberg, sembra poco propensa a riapparire sugli schermi; peccato, perché la sua versione in cinese del classico Anything Goes è uno dei pochi momenti davvero deliziosi del non riuscitissimo Indiana Jones e il Tempio Maledetto.

Tutto è ancora in fase di realizzazione, l’unica cosa certa e importante per il pubblico che lo ama è che Indiana Jones comparirà ancora, per adesso ci accontenteremo di qualsiasi piccolo indizio ci porti sulla pista di uno dei nostri eroi preferiti.