Quando la loro auto si ferma in un bosco inizia l'incubo per Ely (Carlotta Morelli) e Mat (Jonathan Silvestri), una coppia di giovani. La situazione è aggravata dalla gravidanza di Ely, che è vicina al parto. In cerca di aiuto, i due finiscono in una misteriosa dimora, teatro di uno scontro all'ultimo sangue tra zombie e vampiri. Qui trovate la pagina fan su Facebook.
Prodotto da Baburka & Dark Virgo, un collettivo di giovani professionisti, Dead Blood, più che un corto, è dichiaratamente un teaser in cerca d'autore - o meglio, di un produttore, perché di autori senza dubbio ne ha già trovati. I dieci minuti visti sullo schermo non sono che un assaggio di una storia più ampia, un progetto complesso che potrebbe richiedere più di un film per essere sviluppato pienamente. Girato nello scorso luglio a Roma, presso un Forte Prenestino riconoscibile da chiunque vi sia stato almeno una volta, Dead Blood ha l'ambizione di riportare il cinema di genere, in questo caso di genere fanta horror, al centro dell'attenzione del pubblico. Il corto è girato in inglese, e ha una vocazione volutamente internazionale.
I dieci minuti diretti da Pietro Tamaro a cui noi di Fantasy Magazine abbiamo potuto assistere in anteprima - il corto verrà presentato ufficialmente il 30 ottobre nell'ambito dell'Interiora Horror Fest, qui l'evento su Facebook per ulteriori informazioni - mettono abilmente in scena una vicenda dalle buone premesse, che ci piacerebbe veder sviluppata come merita. L'idea di partenza è semplice, a tratti sembra un pretesto per portare Ely e Mat sul "luogo del delitto", eppure se torniamo indietro con la memoria non possiamo non ricordare un'altra coppia di giovani soli e sperduti, lei prossima al parto, e un bambino costretto a nascere in circostanze avverse. Dal teaser non è chiaro se il rimando religioso sia voluto o meno, ma forse è meglio così, perché non fa che aumentare la curiosità di vedere altro. Buona la "messa in scena" di creature sovrannaturali come zombie e vampiri che, superfluo sottolinearlo ma lo facciamo lo stesso, non luccicano e concepiscono gli esseri umani unicamente come cibo. La colonna sonora, composta ad hoc dal gruppo underground Karnel Panic sottolinea abilmente il senso di paura e l'atmosfera sospesa ma non angosciante che si avverte per tutta la durata del corto.
Dead Blood è un prodotto che ci piacerebbe ritrovare sul grande schermo, magari a riportare in auge il cinema di genere italiano, e a irrompere, come una ventata di aria fresca, nel panorama del cinema nostrano, che ormai ci nutre di stantie storie intimistiche di cui nessuno ha un vero bisogno.
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