In occasione del Lucca Games 2012, è stato presentato il progetto del nuovo videogioco ispirato alla famosa serie di librigame (gamebooks, in lingua inglese) di Lupo Solitario, da parte dell’autore Joe Dever, di Atlantyca LAB (una divisione di Atlantyca Entertainment) rappresentata da Pierdomenico Baccalario, e di Reply Forge. Un team tutto italiano che lavora a questo gioco spalla a spalla con l’autore.
Gran parte degli amanti del fantasy sono cresciuti con i gamebooks di Lupo Solitario. Ricordo ancora i pomeriggi trascorsi con i romanzi sulle ginocchia, la penna in pugno mentre la facevo cadere sulla tabella dei combattimenti (barando, lo ammetto: li consideravo sempre vinti!).
Incontrare di nuovo Lupo Solitario a Lucca è stata un’emozione inaspettata, come immagino sarà un’emozione per tutti gli appassionati delle sue avventure. E adesso, dopo l’esperienza dei romanzi di John Grant, che ben poco avevano dello spirito originale di Lone Wolf, dopo tre vecchi videogiochi per computer con la licenza di Lone Wolf e dopo la creazione nel 2004 di un gioco di ruolo nel mondo di Lupo Solitario (in basso a sinistra, la copertina del manuale base), si è giunti alla proposta di far diventare il librogame digitale e, nello specifico, proporlo per i tablet.
Nulla di strano in questa strada intrapresa dal dinamico team di Atlantyca e di Reply Forge, in un’epoca che sta andando verso la digitalizzazione e in cui il confine tra videogioco e romanzo si sfuma sempre di più (basti pensare all’esperienza editoriale della Multiplayer Edizioni, che importa nel nostro paese le trasposizioni in romanzi dei più famosi videogame in commercio).
Sono previste tre uscite di nuovi librigame autoconclusivi, anche se legati tra loro, che uniscono gli elementi tipici di quel formato a quelli del gioco di ruolo, grazie soprattutto al progetto di rendere i combattimenti 3D di alta qualità. Lo scopo è quello di creare un dualismo tra parte testuale narrativa e parte di combattimento interattivo. In poche parole, come ha affermato Domenico Baccalario, 'si gioca per leggere'.
Per quanto riguarda la trama, che sarà sviluppata direttamente sotto le direttive di Joe Dever, coadiuvato dallo scrittore italiano Davide Morosinotto, la vicenda si colloca tra il terzo e il quarto gamebook della saga storica di Lone Wolf. Egli ha raggiunto un buon livello nell’Arte, ma non è ancora forte come nei libri successivi: il momento più indicato per inserire una storia mai raccontata.
Joe Dever dipanerà la trama in tre videogiochi, strettamente connessi con le vicende dei tre nuovi gamebook. Si preannuncia quindi un progetto transmediale: parte della storia sarà raccontata nei videogiochi, parte nei librigame.
Ecco, in breve, l'antefatto della trama del videogioco: sopravvissuto ai ghiacci di Kalte, Lupo Solitario è incaricato di indagare sulla piccola comunità mineraria che estrae il Bronin (materiale usato per la realizzazione di macchine a vapore, elemento steampunk inserito come novità assoluta nel mondo classico di Lone Wolf) e di cui non si hanno più notizie. Da qui prende le mosse tutta la vicenda, che assume un tono decisamente più dark che ben si adatta ai tempi moderni e all’evoluzione del fantasy nell’ultimo decennio.
Particolarmente curata sarà la parte grafica, a partire dal personaggio principale: Lupo Solitario, colui con cui il lettore di gamebook si è sempre immedesimato. Adesso avrà finalmente un volto… una sorpresa o una delusione per gli appassionati? Ancora non è stato svelato da Reply Forge, che accenna soltanto a un viso dal gusto dark e dall’aspetto battagliero.
Gli ambienti ricostruiranno il background dei librigame, rivisitati di nuovo in versione dark e 'quasi decadente', dato che ci sarà sempre qualcosa di distrutto. I combattimenti, che si preannunciano dinamici, sia corpo a corpo che a distanza, avverranno in luoghi ampi e verticali, con i mostri classici della serie: i Giaks (simili ai goblin), i Durgaz, i Non morti. L’impegno dei programmatori è stato quello di rendere i nemici vari e diversi tra loro, sia come abbigliamento che come caratteristiche fisiche, per evitare l'appiattimento che spesso si riscontra in videogiochi anche famosi.
Per quanto riguarda la struttura di gioco, sarà possibile modificare il personaggio con la scelta dei poteri (5) per personalizzarlo e utilizzare certi stili di combattimento. La mappa sarà interattiva. I combattimenti sono pensati come un mix tra sistema in tempo reale e a turni. Ancora in perfezionamento la telecamera, che darà la possibilità di colpire punti specifici e scoperti del nemico.
Il videogioco, novità assoluta, è pensato specificamente per tablet, anche se sono in studio adattamenti per smartphone (con le limitazioni dovute alle dimensioni dello schermo) e per PC.
L’uscita è prevista per il 2013, ma il trailer, che già dà un’idea delle atmosfere del videogame, è disponibile sul sito ufficiale, dove saranno annunciate anche le novità in programma. È inoltre già visualizzabile sullo stesso sito una galleria di artwork e concept art del videogioco.
Per il momento non resta che aspettare, anche se questo reboot realizzato direttamente dall’autore si preannuncia un evento del tutto innovativo nel campo del fantasy, sia dal punto di vista dei videogiochi che dell’editoria digitale.
2 commenti
Aggiungi un commentonon mi è chiara una cosa... ma il videogame uscirà anche per le classiche consolle tipo Xbox e PS3?
Da qui non vedo il sito ufficiale, che mi risulta irraggiungibile per ragioni di proxy http://lonewolfthegame.com/page.html, se neanche lì se ne parla, probabilmente non hanno pensato al porting nel mondo console.
Quei mondi sono molto, molto costosi, perché bisogna garantire una tiratura minima e una royalty minima ai produttori dell'hardware, pertanto un certo genere di titoli, rivolti a un pubblico non di massa, è difficile trovarli in quel mondo, penso agli adventure game.
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