Come per altri protagonisti dell’immaginario, anche i protagonisti del fumetto Elfquest lottano per arrivare sullo schermo, in una serie di speranze e delusioni. La storia di questi elfi, nata nei lontani anni ’70, è stata pubblicata nel tempo con diversi editori (nonché, per anni, autopubblicata), dando il via anche a nuove serie connesse al mondo della trama principale, e riuscendo a sopravvivere fino a pochi anni fa.
Il controllo creativo è sempre rimasto nelle mani di Richard e Wendy Pini, gli autori originali (marito e moglie) che per lungo tempo l’hanno prodotta loro stessi, con la propria casa editrice, WaRP Graphics. Ne è stato tratto anche un gioco di ruolo (dal titolo Elfquest, appunto) negli anni ’80 ad opera della Chaosium.
La storia prendeva le mosse da un popolo di elfi che vive in un mondo fantastico con due lune, e cavalca i lupi (si chiamano infatti Wolfriders). Questo popolo viene costretto alla fuga dagli umani che prendono la loro foresta. Partendo in cerca di nuove possibilità, essi incontreranno altre tribù di elfi (di cui ignoravano l’esistenza) e molte sorprese.
C’era la speranza che la Marvel facesse un film di Elfquest per la regia di Rawson Thurber, ma la presenza di un competitore forte come il tolkieniano The Hobbit ha persuaso la casa produttrice a non tentare questo grosso investimento. Dopo il no definitivo, si sono fatti avanti altri possibili produttori, Stephanie Thorpe e Paula Rhodes, che amano il mondo di Elfquest e ritengono possa ancora trovare degli estimatori, anche perché i fumetti, ora disponibili gratuitamente in rete, attraggono ancora oggi molti visitatori. Wendy Pini ha apprezzato “il profondo amore e la conoscenza” che le produttrici hanno verso il mondo di Elfquest (in effetti hanno prodotto un video indipendente in cui manifestano il proprio amore per la serie, lo potete raggiungere dal link qui sotto). Dal momento che il duo Thorpe e Rhodes ha acquistato i diritti, c’è la speranza che facciano sul serio.
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