Vissuta l’esperienza storica con personaggi come Altair ed Ezio Auditore, la saga di Assassin’s Creed si rinnova e introduce un nuovo personaggio. Assassin’s Creed 3, titolo Ubisoft sul mercato dal 31 ottobre per console e dal 22 novembre anche per PC, ci presenta Connor, un giovane nativo americano che, per una serie di eventi concatenati tra loro, si ritroverà protagonista delle battaglie del Nuovo Mondo in piena guerra d’Indipendenza americana.
Dopo i sottocapitoli Assassin’s Creed: Brotherhood e Assassin’s Creed: Revelationsderivanti da Assassin’s Creed II, Desmond Miles – discendente assassino dei giorni nostri – ripercorre le gesta di Connor con l’ausilio dell’Animus, una sorta di macchinario per la realtà aumentata che permette di ricostruire sequenze di esperienze passate. Come annunciato più volte, questo terzo capitolo chiude di fatto la storia di Desmond, aprendo tuttavia la strada a nuove frontiere di gioco e alla prosecuzione di una trama intricata (e a tratti confusa).
Assassin’s Creed III doveva essere di fatto il vero titolo nuovo della saga, ossia il videogame che tutti aspettavano dopo le prove non pienamente convincenti di Brotherhood e Revelations. Innovazione che c’è stata – evidente e studiata –, e che permette alla Ubisoft di aprire un nuovo ciclo e di firmare un altro importante traguardo della storia dell’intrattenimento videoludico.
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