Era il 1993 quando arrivò in Italia L'erede dell'Impero, primo romanzo della trilogia di Timothy Zahn che continuava, riprendendo la storia qualche anno dopo, la trilogia cinematografica di Star Wars.
Era l'epoca pre-internet e le notizie arrivavano mediante le fanzine cartacee o la stampa ufficiale.
L'attesa per un romanzo che riprendesse la storia dove l'aveva lasciata George Lucas con il Ritorno dello Jedi era alta. Infatti nonostante l'ultimo film fosse uscito nel 1983, è indubbio che la trilogia di Lucas fosse ancora ben radicata nell'immaginario popolare, che ancora non macinava i suoi miti con la velocità attuale, costringendo a uscire con prodotti sempre nuovi a cadenze ristrette, a discapito della qualità. Di reboot all'epoca non parlava nessuno, per fortuna.
Lo scrittore, pur se semi sconosciuto in Italia, aveva già vinto un premio Hugo per un racconto, nel 1984, pertanto dava un certo affidamento agli appassionati.
Il romanzo, che comincia in realtà 5 anni dopo gli eventi della prima Trilogia (all'epoca L'Unica Trilogia!), non tradì le aspettative, narrando delle difficoltà della giovane Nuova Repubblica messa a dura prova sia dai contrasti interni che dalla minaccia di una flotta di astronavi imperiali sopravvissute, comandate dal pericoloso Grand'Ammiraglio Thrawn.
L'operazione risultò convincente, e lo è ancora leggendo il romanzo, perché Zahn colse in pieno lo spirito dei personaggi e dell'universo narrativo di Lucas, il cui controllo all'epoca era una garanzia di qualità. E fu un enorme successo di pubblico, oltre che di critica.
Il romanzo è canonico, cioè i suoi eventi sono il futuro ufficiale di Star Wars, non una linea narrativa alternativa. Non si tratta di un prodotto rinnegato quindi dalla continuity, come tutti i fumetti e libri prodotti dagli anni '70 agli anni '80 (eccetto gli adattamenti ufficiali dei film).
A tutti gli effetti L'erede dell'impero fu il primo tassello dell'Universo Espanso ed ebbe appunto due seguiti, già previsti nel progetto, Sfida alla Nuova Repubblica (Dark Force Rising) e L'ultima missione (The Last Command), oltre che adattamenti a fumetti. Zahn stesso scrisse poi altri romanzi ufficiali.
La trilogia di Timothy Zahn è Star Wars allo stato puro.
Si tratta di un romanzo appassionante, denso di colpi di scena e retroscena, che porta avanti con coerenza la trama e lo sviluppo dei personaggi.
Han e Leia sono sposati e la principessa aspetta due gemelli, che si presuppone potranno essere dei futuri Jedi. Luke sta cercando da parte sua di ripristinare l'Ordine spazzato via dall'impero. I contrasti politici, inevitabili in ogni democrazia, rischiano di lacerare delicati equilibri in seno alla Nuova Repubblica.
In una situazione che è già critica, l'elemento che porterà al massimo l'entropia è Thrawn, che non solo ha riorganizzato quel che resta della flotta imperiale, ma ha in serbo due pericolose sorprese per gli ex ribelli, una per la parte militare e una addirittura per gli Jedi.
L'antagonista è una figura carismatica degna dei migliori cattivi di tutti i tempi.
In definitiva il romanzo, anche se inevitabilmente non ha un vero finale, visto che era già previsto come il primo di tre, si sarebbe meritato comunque 4 stelle piene di suo. Raggiunge il massimo risultato grazie al fatto che questa edizione, oltre a costituire l'occasione di leggere il romanzo per coloro che all'epoca erano troppo piccoli, aggiunge del succulento materiale: due prefazioni che raccontano di come nacque il progetto, scritte rispettivamente da Howard Roffman, Presidente di Lucas Licensing, e da Zahn stesso; le note a margine dell'autore, che spiegano il perché di certe scelte narrative e sono una vera e propria meta-narrazione, utile a chi vuole comprendere come si articoli il processo creativo; un bel racconto inedito, Crisi della fede, avente per protagonista Thrawn.
Da leggere e collezionare.
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