Arriviamo a questo punto agli anni '60 e '70, e assieme a essi al Transistorpunk, una versione esagerata e glamour delle tecnologie e delle idee portanti della Guerra Fredda: la guerra nucleare, l'LSD, i satelliti e la televisione. L'ispirazione base per il transistorpunk viene fornita dai vari film di James Bond, mentre tra i film moderni possiamo citare X-Men: First Class, nel quale sono chiare le influenze bondiane: il sottomarino del cattivo Sebastian Shaw, occultato nel suo stesso yacht, urla transistorpunk da tutti i… boccaporti.
In questa continua rivalutazione del passato siamo ormai arrivati al presente e non si poteva pensare che i nostri giorni non subissero la stessa attenzione. Abbiamo il Nowpunk, termine ideato da Bruce Sterling per descrivere il suo romanzo The Zenith Angle, e che dovrebbe comprendere ogni opera ambientata nel periodo nel quale è stata scritta. La definizione lascia perplessi in quanto comprende tutta la letteratura contemporanea; dall'uso che ne ha fatto Sterling si intuisce che il genere nowpunk comprenderebbe tecno-thriller nei quali i protagonisti subiscono e combattono un sistema nel quale l'internet e l'informatica sono adoperati per opprimere e controllare la società. Inteso in tale senso, nowpunk potrebbe applicarsi, per esempio, al romanzo X di Cory Doctorow.
L'iPunk invece evidenzia una tendenza dell'estetica moderna (ma con numerosi precedenti) verso dispositivi elettronici dall'aspetto elegante, pulito e minimalista e dotati di interfacce touchscreen; è un design che troviamo negli iPod (da cui il nome) e negli altri prodotti della Apple, ma anche per esempio nel robot EVE di Wall-E o nella plancia della nuova Enterprise nel Star Trek di J. J. Abrams. Di fatto, è esattamente l'opposto dell'estetica steampunk.
Non sono solo i periodi storici degli ultimi 150 anni a essere coinvolti in questa punk-mania, ma l'intera storia umana può essere presa e “rivalutata”, iniziando dallo Stonepunk, che tratta di una Età della Pietra alternativa, e del quale I Flintstones sono sicuramente il migliore esempio. Passiamo poi al Sandalpunk che tratta del periodo anteriore al Medioevo, l'antica Grecia e l'antica Roma nello specifico, e che troviamo addirittura suddiviso in Bronzepunk e Ironpunk. Tipicamente sandalpunk sono le serie televisive di Hercules, Xena – La Principessa Guerriera e le avventure di Conan Il Barbaro (anche se ambientate in un passato immaginario anteriore all'età della pietra, la cultura e la tecnologia mostrate sono quelle tipiche dell'Età del Ferro).
Il Medioevo e l'Età Buia poi non poteva fare a meno di stimolare la fantasia degli autori, e infatti abbiamo un vero e proprio proliferare di termini che si sovrappongono e generano ridondanze: Castlepunk, Candlepunk e Middlepunk si riferiscono tutti a una civiltà medievale con tracce di tecnologia futuristica; se la società medievale è oppressa dalla peste si può definire Plaguepunk. Nel caso che la tecnologia sia basata sulla magia, l'ambientazione rientra nel Dungeonpunk.
Abbiamo poi una serie di generi slegati da una qualsiasi epoca storica. Prendono nomi quali Desertpunk (con al centro la sopravvivenza in un ambiente arido, come in Dune, o nel terzo film di Mad Max), l'Oceanpunk (One Piece o Waterworld: tanto mare e pirati) e il Cattlepunk (un western fantascientifico, alla Firefly per intenderci). Altri generi che sono stati creati sono l'Elfpunk, che penso nessuno sia in grado di distinguere dall'Urban Fantasy, e il Mythpunk, dove i miti classici e le fiabe sono raccontati utilizzando con le tecniche letterarie postmoderne; a ideare il termine è stata la scrittrice fantasy Catherynne M. Valente. A questo genere vengono ascritti, per esempio, il romanzo American Gods di Neil Gaiman e il film Il Labirinto del Fauno di Guillermo del Toro.
Infine abbiamo il Toonpunk, nel quale personaggi in carne ed ossa interagiscono con i cartoni animati; gli esempi che saltano subito in mente sono il film Chi Ha Incastrato Roger Rabbit e i volumi Infect@ e Toxic@ di Dario Tonani, anche se già nel film Gertie the Dinosaur del 1914 il simpaticissimo dinosauro Gertie interagiva con il disegnatore Winsor McCay.
A questo punto l'algoritmo dovrebbe essere chiaro: si prende la tecnologia che si preferisce (o più generalmente l'elemento caratteristico di un'epoca) e vi si aggiunge il suffisso “punk” al fine di avere un termine che descriva un uso anacronistico o di quella data tecnologia, o una versione alternativa del periodo storico nel quale quella tecnologia era preminente.
1 commenti
Aggiungi un commentoBell'articolo e simpatico giochetto, anche se alcune cose mi sembrano tirate per i capelli come il Teslapunk, povero Tesla e povero Nolan, l'iPunk, a me i prodotti "i" mi sembrano tutt'altro che punk ma invece roba da fighetti, il DesertPunk, cribbio Dune è Fantascienza l'apoteosi della Fantascienza!, il MythPunk, Gaiman sarà contento, eccetera...
Rispondendo quindi alla domanda
No.
A parte il Cyberpunk e lo Steampunk, che sono stati inventati per definire dei romanzi SF ma con ambientazioni diverse e innovative rispetto i loro predecessori, la gran parte degli altri sono ridondanti, quando non ridicoli, soprattutto quando si cerca di appiccicarli a forza a romanzi o film usciti ben prima dell'invenzione della sottocategoria "punk" ... povero "punk".
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