Dopo due anni di indecisioni e silenzi (notizie/12567), abbandoni e supposizioni, forse potremo vedere la trasposizione cinematografica di uno dei tanti bei romanzi di Neil Gaiman, Il figlio del cimitero, vincitore del Premio Hugo nel 2009.
Sembrerebbe infatti che dopo i nomi di Neil Jordan (La moglie del soldato, Intervista col vampiro, Michael Collins, In Dreams) nel 2009 e Henry Selick (The Nightmare Before Christmas, James e la pesca gigante e già regista di Coraline) l’anno successivo, dopo qualche rumor diffuso lo scorso anno, in cui i diritti del film sono rimbalzati dalla Miramax alla Disney, un altro regista americano sarebbe in trattative per occuparsi del progetto: si tratta del bravo Ron Howard, un nome in effetti piuttosto inaspettato, perché nonostante non sia nuovo a film tratti da libri (Il codice Da Vinci, Angeli e Demoni), siamo abituati a ben altri generi dall’ex attore e ormai affermato regista statunitense.
Le uniche notizie che stanno circolando in questi giorni dicono che a differenza di Selick, il quale aveva pensato di realizzare il film in stop motion, Ron Howard realizzerà un live action di cui al momento però non ci sono notizie chiare, neanche su chi sarà a produrlo (forse anche lui stesso, con il socio Brian Gazer per la Imagine Entertainment).
Speriamo solo che il progetto non si areni per la quarta volta e che torni presto al cinema uno dei tanti mondi creati dalla fervida fantasia di uno degli scrittori più prolifici, originali e premiati del panorama fantasy e scifi del nostro secolo.
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