L'idea, già ai suoi tempi, era stata tanto semplice quanto geniale: cosa succederebbe se a raccontare una storia divertente fossero, una volta tanto, dei terrorizzanti mostri?
Il risultato è che Monsters & Co. fu un successo planetario, amato da tutti che ha generato, oltre un merchandising dedicato, anche attrazioni sempre gradite e gettonate per i turisti di Disneyland.
Ora, il pelosone azzurro/viola e il monocolo verde torneranno nelle sale con una storia che ne racconta le origini, prima di diventare a tutti gli effetti degli Spaventatori professionisti, membri della Monsters Inc.
La storia, come da copione, rimane molto semplice: l'incontro di Sulley e Mike nel campus universitario che li vede, all'inizio, come rivali su tutto... prima che, ovviamente, nasca la loro grande amicizia.
Come recita la sinossi: "La matricola Mike Wazowski ha sognato di diventare uno spaventatore sin da quando era un piccolo mostro e sa meglio di chiunque altro che i migliori spaventatori vengono dalla Monsters University (MU). Ma durante il primo semestre proprio alla MU, i suoi piani vengono sconvolti dall’incontro con lo spocchioso James P. Sullivan, detto “Sulley”, uno spaventatore dal talento naturale. Il loro spirito competitivo fuori controllo li farà cacciare dall’esclusivo programma per spaventatori dell’Università e, come se ciò non bastasse, si renderanno conto che l’unico modo per rimettere le cose a posto sarà quello di lavorare insieme, facendo squadra con un gruppo di mostri scapestrati."
Semplice, pulito ed efficace.
E chi ha detto che una storia semplice non possa essere anche una bella storia? Del resto Mody Dick altro non è che il racconto di un pescatore che insegue un pesce... ok, un grosso pesce... vabbè, un cetaceo. Ma per noi comuni mortali che differenza fa? Robin Hood è la storia di un ladro alle prese con una giustizia iniqua. Cenerentola narra lo psicodramma familiare disfunzionale di una ragazza che parla con i topi. Tutte storie semplici.
Il problema, semmai, è che nella semplicità ci si può perdere, appesantendo con un apparato pachidermico qualcosa che non ne ha bisogno. Ne sa qualcosa il visionario Zak Snyder che nel suo primo lungometraggio animato Il Regno di Ga'Hoole - La leggenda dei Guardiani ha messo troppa carne al fuoco con il risultato di avere un polpettone indigesto, per quanto meraviglioso dal punto di vista visivo, con troppe implicazioni filosofiche non richieste.
Non sarà di certo il caso di Monsters University che, già dal trailer, fa pregustare risate e una tecnologia sempre all'avanguardia dove il pelo di Sulley si riesce quasi a toccare.
A sostituire il trio di registi composto da Pete Docter, David Silverman e Lee Unkrich che diedero vita al progetto originale, questa volta la Disney affida le redini allo story artist di Cars - Motori Ruggenti, altra macchina da soldi che all'inizio aveva fatto alzare più di un sopracciglio ai piani alti, per il semplice motivo che nessuno riusciva a immaginare come rendere "espressive" delle semplici automobili. Ma la capacità tecnica e persuasiva di Dan Scanlon che da semplice storybordista un po' NERD di progetti minori e destinati solo all'ambito televisivo (La Sirenetta 2 e La Carica dei Centouno 2) è finalmente riuscito a realizzare il suo sogno e ora dirige il suo primo vero film d'animazione.
Un azzardo? Macché: Gli Stati Uniti sono pieni di storie come la sua e c'è da immaginarsi che il suo impegno, rispetto a registi molto più blasonati, sarà più che raddoppiato perché il consiglio di Steve Jobs è più che mai attuale: "Stay hungry. Stay foolish!"
L'uscita del film è prevista in America per il 21 giugno, mentre pare che gli esercenti italiani abbiano rinviato l'uscita ad agosto. Il motivo? Ah, saperlo!
Il trailer italiano del film
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