È uscito in questi giorni, grazie alla originale casa editrice laziale Tunué - Editori dell'immaginario, Le origini dell'animazione italiana: un saggio scritto dalla giovane Raffaella Scrimitore (Milano, 1981), che si propone di analizzare la storia, gli autori e i film d'animazione realizzati in Italia tra il 1911 e il 1949.
Comunemente si è portati a pensare a I fratelli Dinamite e a La rosa di Bagdad (1949) come i primi film d’animazione realizzati in Italia, eppure c’è stata una vasta produzione, nei quarant’anni precedenti, di sperimentatori ed esploratori di questa cinematografia.
La Scrimitore, invece, è riuscita a dare una più approfondita analisi di tutto il ricco materiale nascosto negli archivi e nei libri di settore, partendo dal cinema delle attrazioni di Leopoldo Fregoli (1867 – 1936), di pupazzi animati, dalla pubblicità alla propaganda, per arrivare fino all’opera di Gibba, veterano del cinema d’animazione italiano, ai film di Antonio Rubino - celebre autore de Il Corriere dei Piccoli - o quelli di Nino e Toni Pagot, popolari creatori di Calimero.
Il saggio vanta la prefazione di Giannalberto Bendazzi, uno dei massimi esperti al mondo del cinema d’animazione, e analizza, forse per la prima volta in Italia, il patrimonio nostrano in fatto di produzione cinematografica, grazie alla ricerca in importanti archivi come quello dell’Istituto Luce.
L'autore
Raffaella Scrimitore (1981) laureatasi all’Università Statale di Milano con una tesi in Storia del cinema di animazione, attualmente è cultrice della materia presso l’insegnamento di Teoria e analisi del linguaggio cinematografico nel medesimo ateneo. Ha curato retrospettivee mostre per diversi festival di cinema di animazione, nonché, con Giannalberto Bendazzi, la pubblicazione Il cinema di animazione e la nuova critica (CUEM, 2006).
L'anteprima del saggio
Raffaella Scrimitore, Le origini dell'animazione italiana. La storia, gli autori e i film animati in Italia 1911/1949
Tunué, 2013, Collana «Lapilli» n. 31, € 16,50
ISBN 978-88-97165-71-2
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