Capitan America: Il soldato d'inverno, sarà il terzo film della fase tre del Marvel Cinematic Universe. Nel 2013 vedremo Iron Man 3, che uscirà il prossimo 24 aprile, Thor: The Dark World, in arrivo per il 7 novembre, mentre nel 2014 sarà il turno del Capitano e dei Guardiani della Galassia tenere alto il vessilo Marvel nell'affollato panorama di uscite di block-buster.
Chris Evans tornerà nel ruolo di Steve Rogers, alias Capitan America. Stavolta il film sarà di ambientazione moderna, pertanto al fianco e contro il nostro eroe ci saranno i personaggi della sua mitologia fumettistica dagli anni '60 in poi: Anthony Mackie sarà Falcon, Emily VanCamp la protagonista femminile Sharon Carter, Frank Grillo il criminale Crossbones, mentre Sebastian Stan tornerà come Bucky Barnes.
Non si sa comunque ancora molto della storia che i fratelli Anthony e Joe Russo dirigeranno.
A darci un primo indizio è il solito Presidente Mega Direttore Laterale Grand Mascalzon etc. etc. dei Marvel Studios, Kevin Feige, sempre disponibile a dare qualche strategico indizio, giusto uno zuccherino per suscitare la curiosità.
In una intervista a Variety Feige ha definito il film come "thriller a sfondo politico".
Per Feige i film supereroistici sono un'occasione per esplorare vari sottogeneri. Il primo film del Capitano era un film di guerra, mentre questa volta il genere più adatto alle avventure moderne sembra proprio questa particolare declinazione del thriller.
Tutto questo si accorda sia con la scelta di riprendere il personaggio del Soldato d'Inverno, il redivivo Bucky Barnes che, salvato dai Russi, diventa una spia al loro servizio, sia con la scelta di inserire nel cast di questo secondo capitolo Nick Fury, sempre interpretato da Samuel L. Jackson, Maria Hill, ossia Cobie Smulders, la sua riottosa vice allo S.H.I.E.L.D., che ovviamente l'intera agenzia di spionaggio e controspionaggio della Marvel, Vedova Nera, ossia Scarlett Johannson, compresa.
Dulcis in fundo tornerà Arnim Zola, interpretato da Toby Jones.
Insomma gli elementi per un plot spionistico, con misteriosi poteri occulti che si celano nei meandri delle istituzioni ci sono.
In realtà questa ipotesi si accorda con la moderna caratterizzazione del personaggio, voluta da Stan Lee nel 1964.
Ben lungi da essere il propagandistico uomo bandiera dei tempi della guerra, Steve Rogers è in realtà un uomo i cui principi mal si accordano ai tempi pragmatici in cui vive. Serve la sua patria con lealtà, ma non in modo acritico. Sarà a tutti gli effetti un cane sciolto.
Emblematica in tale senso è la saga dell'Impero Segreto, una saga degli anni '70, scritta da Steve Englehart e disegnata da Mike Friedrich e Sal Buscema, nella quale insieme a Falcon si scontra appunto con una organizzazione ramificata all'interno delle istituzioni. Era una storia che risentiva dello Scandalo Watergate, ricordata come emblematica nella produzione di quegli anni.
La stessa presenza di Falcon al suo fianco, primo supereroe afroamericano della Marvel, evidenzia una profonda differenza tra il capitano degli anni '40 e la versione moderna.
Un altro esempio emblematico è l'apparizione del Capitano nella saga di Frank Miller e David Mazzucchelli, Born Again, nella quale la sua inchiesta contro la corruzione di alcuni apparati militari è di aiuto a Devil che subisce le trame di Kingpin per distruggerlo.
Vi ricordo inoltre che il Capitano durante la saga Civil War si schiera apertamente contro l'atto di registrazione dei supereroi, mettendosi al comando della fazione ribelle contro quella governativa comandata da Tony Stark/Iron Man.
Capitan America: Il soldato d'inverno potrebbe inserirsi in questo solco, come una versione supereroistica di film come La conversazione (Francis Ford Coppola, 1974), I tre giorni del Condor (Sidney Pollack, 1975) o di Il Rapporto Pelican (Alan J. Pakula, 1993)?
Più avanti sicuramente avremo altre notizie, il 4 aprile 2014 è ancora molto lontano.
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