M. P. Black è lo pseudonimo della scrittrice italiana di fantasy Paola De Pizzol, la quale recentemente ha pubblicato alcuni libri per la casa editrice Domino Edizioni, come la saga de “I Guardiani delle Anime” e libri brevi e autoconclusivi come “La rosa e il pugnale”, e ha pubblicato sul sito di amazon “Brilliant – Ali di Fata” di genere paranormal romance YA. In poco tempo M. P. Black si è fatta conoscere sul web come una promessa del genere fantasy e al momento, tra il lavoro e le faccende domestiche, sta cercando di portare avanti i suoi ultimi racconti e lavori.
Benvenuta su Fantasy Magazine! Grazie per aver accettato di essere intervistata, è un vero piacere conoscerti. Iniziamo subito; chi è M. P. Black? Cosa ti piace fare oltre la scrittura? Come si svolge la tua giornata “tipo”? Raccontaci qualcosa di te, i lettori non aspettano altro che conoscerti!
Grazie a voi per avermi ospitata nel vostro Magazine! M.P. Black altri non è che Paola De Pizzol, una lavoratrice – mamma (lavoro presso i servizi sociali di un comune limitrofo), con l’amore (da sempre!) per la lettura e per la scrittura. La mia giornata inizia molto presto (verso le 6.30). Ci sono i figli da “spedire” a scuola e qualche cosa da sistemare in casa prima dell’inizio del lavoro. Avendo qualche pomeriggio libero, prima mi dedico ai figli e alla casa, poi cerco di ricavare qualche momento per la scrittura. Credo infatti che sia importante riuscire a scrivere due-tre pagine al giorno, sia per mantenere l’allenamento, sia perché, nel mio caso, la scrittura è una valida valvola di sfogo. La sera la dedico o ancora alla scrittura (ma solo una piccola parte) e poi al riposo e alla lettura. La TV la guardo poco, mi annoia. Però amo il cinema e cerco di andarci spesso o con le amiche o con la famiglia. Mi piacciono la pizza e, purtroppo, la nutella. Sebbene sia particolarmente attiva, non mi piace frequentare palestre, preferisco fare magari una bella passeggiata nei luoghi in cui vivo, che sono stupendi, dato che abito in collina e sono circondata da boschi. Non sopporto le persone false e saccenti e mi commuovo facilmente, essendo molto sensibile e romantica. Ma attenzione a non tirare troppo la corda. Se mi arrabbio, esplodo!
Parliamo di scrittura. Quanto tempo impieghi di norma per scrivere un romanzo? Quanto tempo deve passare prima che lo veda l’editore per un’altra revisione? Perché hai scelto di usare uno pseudonimo invece del tuo vero nome e perché proprio M. P. Black?
Dipende dalla trama che devo affrontare. Se si tratta di una trama complicata, che richiede concentrazione e parecchie ricerche antecedenti la scrittura, posso impiegare dai tre ai cinque mesi. Però mi è anche successo di scrivere un libro in un mese e mezzo. Se so che poi ho altri impegni “editoriali”, affretto i tempi. Generalmente, poi, mi tengo un mese per me per l’editing e infine consegno il manoscritto all’editore, che procede con l’ulteriore revisione del testo. Ho iniziato a pubblicare con uno pseudonimo semplicemente per gioco. Ma ha funzionato e ora i miei lettori mi conoscono come M.P. Black. Il significato di questo pseudonimo è semplice. Io mi chiamo Paola Maria e non ho fatto altro che invertire le iniziali dei due nomi. Mentre Black sta per Sirius Black, il personaggio che prediligo della saga di Harry Potter.
Raccontaci qualcosa delle tue esperienze editoriali.
Nel 2007 avevo scritto il primo libro della trilogia fantasy di Lisa Verdi, che doveva trovare casa. Così, girovagando per internet, ho trovato la 0111 edizioni di Milano che ha subito creduto in me e che ha pubblicato l’intera trilogia e che non finirò, naturalmente, mai di ringraziare, dato che mi ha fatto conoscere al pubblico. Poi nel 2010 avevo pronto un manoscritto nuovo “I Guardiani delle anime – la maledizione della regina”, che ha trovato casa presso le edizioni Domino di Piacenza. Anche in questo caso devo assolutamente ringraziare la titolare, Solange Mela, che ha deciso di pubblicare questo manoscritto scegliendolo tra una marea di altri romanzi. Si sa che le edizioni Domino effettuano delle selezioni feroci, pertanto ancora oggi penso di essere stata molto fortunata! Con la Domino ho pubblicato poi il romance esoterico “La Rosa e il pugnale”. Ma ci sono altri due progetti in campo con la Domino, innanzitutto il seguito de “I Guardiani delle anime”, che è andato davvero bene, riscuotendo un buon successo di pubblico e l’attenzione di una fetta sempre più ampia di lettori.
Dove trovi l’ispirazione per scrivere i tuoi romanzi e i tuoi racconti? Prendi spunto solo dai libri letti o prendi spunto anche dai film e dai videogiochi?
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